E’ servito un incendio per far capire in che ambienti inadeguati lavorano Medici, Infermieri e OSS. Ma tranquilli: dopo annunci e qualche progetto, poco cambierà.
E’ servito il tragico evento dell’incendio dell’ospedale di Tivoli per far capire in che ambienti inadeguati sono costretti a lavorare Medici, Infermieri e OSS italiani.
Arrabbiati e delusi, a centinaia ci hanno scritto, telefonato e messaggiato per testimoniare le condizioni vergognose in cui vertono moltissimi ambienti sanitari.
Parliamo di Medici, Infermieri, OSS, Ostetriche e qualche professionista sanitario che non sanno più dove sbattere la testa.
Ci parlano di Muffa diffusa, Perdite di acqua da tubature e muri, Finestre che non chiudono o che sono costellate di spifferi, Pavimenti sollevati e riparati con lo scotch da pacchi. Per non parlare della sicurezza che manca tra sistemi antincendio che non sono scattati tutte le volte che qualche paziente sprovveduto ha fumato in reparto o porte di sicurezza chiuse a chiave o addirittura incatenate.
Abbiamo ovviamente invitato TUTTI a informare i profili e gli uffici aziendali preposti, in alcuni casi valutare la segnalazione ai vigili del fuoco.
Un’onda di testimonianze spaventosa. Ma forse ancor più spaventoso è il fatto che in tantissimi sentano la necessità di contattare un quotidiano online per essere ascoltati.
E chiudiamo con la frase di un medico romano, che in chiusura della chiamata ha detto testualmente “Tranquilli: dopo annunci e qualche progetto, poco cambierà e anzi in breve tempo tornerà tutto come prima”.