Cristina, Operatrice Socio Sanitaria, ci scrive: “mi hanno costretta al vaccino anche se sono no-Vax, mi hanno minacciata”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
Le scrivo per raccontarle quanto mi è accaduto nella RSA dove lavoro. Permetto che sono una OSS e che sono una no-Vax dichiarata e che non ho mai fatto alcun tipo di vaccino. Questo fino a qualche giorno fa quando sono stata costretta a fare quello contro il Coronavirus.
Quando la mia azienda mi ha chiesto di aderire alla campagna vaccinale ho subito detto di no e ho mandato addirittura una Pec con cui chiarivo le mie motivazioni personali. Anche perché immunizza RSI contro il Covid è una scelta e non può essere una imposizione.
Eppure mi hanno costretta a farlo, pena il licenziamento in tronco. La direttrice della struttura qualche giorno fa mi ha convocato nel suo ufficio e me lo ha comunicato senza mezzi termini: “o ti vaccini o torni a casa e senza lavoro”.
Cosa dovevo fare? Avevo e ho bisogno di lavorare. Alla fine mi sono sottomessa. Sono avvilita, offesa nel più profondo del mio animo. Possibile che in Italia questa gente deve avere tanto potere tra le mani e decidere sulla vita e sulla morte delle persone?
Non voglio risposte, quelle ce le ho già, voglio solo che pubblichiamo questa mia lettera perché resti di monito per le generazioni future.
Buon lavoro.
Cristina Iannaccone, Operatrice Socio Sanitario
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