Emergenza Coronavirus. La lettera di Michele, Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico, apre la discussione sullo stress da lavoro per questa categoria, in prima linea nella ricerca di contagi e contagiati da COVID-19: “sono lacrime e sangue”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
leggevo ieri sera di un Tecnico Sanitario di Radiologia Medica che era scoppiato a piangere dopo un turno tremendo di lavoro. Non lo biasimo, anzi mi ci sono ritrovato appieno nella sua storia. Sono un Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico e sono impegnato praticamente 24 ore su 24 nella ricerca di infetti da COVID-19.
Assieme ai medici e ad altro personale tecnico stiamo facendo in pratica gli straordinari (chissà mai se ce lo retribuiranno o ci daranno ore di recupero oppure ferie) per “sviluppare” i tamponi, come ama dire un mio collega, e continuare ad esaminare urine, sangue e reflui biologici che continuano ad arrivarci da ogni dove.
Nell’Emergenza Coronavirus non vanno dimenticate le routine e le emergenze di altro tipo. Tutti i giorni ci arrivano in laboratorio campioni e prelievi di ogni genere, ma la nostra attenzione massima è al Coronavirus. Ai tamponi occorre dare risposte certe e rapide.
Questo significa impegno continuo e costante, senza pause, senza spesso tornare a casa. Lo si fa per spirito di servizio, ma anche per fare il nostro in questa guerra impari contro in Virus che sta uccidendo migliaia di persone in Italia e nel mondo.
Si parla sempre di Medici, Infermieri, qualche volta di TSRM o di OSS, ma mai si parla di noi sui telegiornali. Senza i Medici, senza i Biologi, senza i Ricercatori e senza i Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico la battaglia contro il COVID-19 sarebbe già persa da tempo.
Continuate ad informarci come state facendo, siete uno dei pochi quotidiani che seguo quotidianamente. E se potete anche voi dateci più spazio, parlate anche dei nostri problemi e dei nostri successi.
Ah, non dimenticate che anche noi dobbiamo utilizzare degli appositi Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) e procedure ad alta riduzione dei rischi. E anche nei nostri laboratori Manzano DPI, ci arrangiamo con quello che ci passa l’azienda, cerchiamo di non infettarci e di non contaminare i campioni che ci giungono.
Grazie per lo spazio che vorrete darmi. Buon lavoro e non vi arrendete, come noi non ci arrendiamo.
Alla popolazione dico #Restateacasa, #Cioccupiamonoidivoitutti.
Michele, Tecnico Sanitario di Laboratorio Biomedico
PS = Anche io qualche sera fa sono scoppiato a piangere e non riuscivo a fermarmi in alcun modo.