Emergenza Coronavirus. La lettera di un collega riapre la discussione sulla necessità di retribuire gli Infermieri alla stregua dei Medici impegnati nei territori con alta presenza di Pazienti con COVID-19: “anche a noi 10.000 euro”.
Carissimo Direttore di AssoCareNews.it,
vi seguo da tempo e so quanta passione e quanta professionalità ci state mettendo nell’informare in maniera capillare e soprattutto scientifica. Vi scrivo per riflettere assieme a voi quello che sta accadendo in ambito politico in Italia e su alcune decisioni che stanno creando disparità tra professionisti della salute: Medici strapagati fino a 10000 euro al mese, Infermieri trattati ancora una volta come serviti sciocchi.
Eppure andiamo tutti al fronte, la stessa paga dovrebbe essere garantita a tutti. Siamo tutti professionisti impegnati in trincea, ognuno con le sue competenze, ognuno con il suo bagaglio di esperienza, ognuno con le sue capacità di scelta e di ragionamento. Non capisco questa disparità.
Nei giorni scorsi è stato emanato un bando per il reclutamento di 300 Medici. Il documento prevedeva e prevede il reclutamento di personale in servizio presso le Aziende Sanitarie Locali o similari. Ai loro va lo stipendio garantito dall’ASL di provenienza (da 2.800 a 5.200 euro netti al mese) e un bonus, non tassabile, di 200 euro al giorno, ovvero circa 5.200 euro netti al mese. In più è garantito l’alloggio da parte delle Regioni e il rimborso delle spese vive per viaggiare dal luogo di domicilio al luogo di cura.
A me risultano colleghi Infermieri volontari, reclutati dalle ASL e dai centri impiego o agenzie interinali nelle Regioni ad alta presenza di contagiati che lavorano a 10-12 euro all’ora, con stipendi che superano quelli standard di qualche decina di euro. Non hanno garanzie, non hanno Dispositivi di Protezione Individuale, non hanno rimborsi e si devono cercare anche l’alloggio.
Il ministro degli affari regionali Francesco Boccia ha annunciato che ci sarà un bando pubblico per il reclutamento di Infermieri volontari, spero solo che siano trattati alla stessa maniera dei Medici e quindi percepiscano fino a 10.000 euro netti mensili. Altrimenti darebbe un affronto di Stato, un pugno nello stomaco di una professione che sta dando anima, corpo e sangue (perché anche tra noi ci sono diverse vittime) ad una guerra che nessuno voleva.
Grazie Direttore.
Angelo P., Infermiere