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Emergenza Coronavirus. L’Italia riparte dal giallo (ma non tutta). La sensazione è che però sia tutta bianca.

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Emergenza Coronavirus. Saltato tutti gli schemi. L’Italia riparte dal giallo (la Sardegna resta rossa). La sensazione è che però la penisola sia tutta bianca.

Il Governo, il Ministero della Salute e il Comitato Tecnico Scientifico hanno dato il via alle nuove zone gialle, arancioni e rosse per fronteggiare l’avanzata del Coronavirus. Ma la sensazione è che sia tutto bianco e che gli schemi siano saltati, con assembramenti ovunque e il “liberi tutti” che è una constatazione di fatto ormai ovunque lungo lo stivale italico.

Cosa cambia da oggi? Sardegna in rosso, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Valle da Osta in Arancione, il resto in giallo.

Da oggi 26 aprile tornano in Italia le “zone gialle” in cui sono consentiti liberamente, senza alcun pass né autocertificazione, gli spostamenti anche al di fuori della propria Regione.

Da lunedì quindi nelle zone gialle riaprono tutti i locali della ristorazione che potranno servire ai tavoli, per chi avrà lo spazio all’aperto, dalle 5 alle 22, riaprono anche cinema, musei e teatri e si può tornare a praticare sport anche di contatto come il calcetto. Passeranno in zona gialla 14 Regioni, per oltre 47 milioni di abitanti: saranno Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise e Campania.

Per le zone arancioni e rosse invece ci saranno più limitazioni, sarà consentito ogni tipo di spostamento anche al di fuori del territorio Regionale ma, in questo caso, solo con il “pass verde” rilasciato a chi è vaccinato (con entrambe le dosi), a chi è guarito o a chi fa un tampone molecolare o antigenico rapido con risultato negativo. Riaprono anche le università di presenza (sia in zona gialla che in zona arancione) e aumenta la percentuale di didattica in presenza nelle scuole superiori, fino al 75% in zona gialla e arancione.

L’unica zona rossa sarà la Sardegna, che rimarrà in rosso per la terza settimana consecutiva. Passano invece dalla zona rossa alla zona arancione Puglia e Valle d’Aosta, mentre rimangono in zona arancione senza alcun cambiamento Sicilia, Calabria e Basilicata. Con ogni probabilità, alla luce del miglioramento della situazione già riscontrato questa settimana, Lunedì 3 Maggio passeranno in zona gialla anche tutte le Regioni che oggi sono in arancione (quindi anche Calabria e Sicilia), mentre la Sardegna tornerà in arancione.

La sensazione è che l’Italia sia tutta bianca, codice colore saltato ovunque.

Nonostante gli “sforzi” il Governo italiano si sta rendendo conto che i codici colore per fronteggiare l’avanzata del Coronavirus nel nostro Paese non funzionano più e a nulla servono gli appelli alla popolazione da parte del Ministero della Salute, del Comitato Tecnico Scientifico, del Ministero dell’Interno e delle Prefetture.

I sindaci hanno smesso di controllare e le forze dell’ordine (troppo poche e senza mezzi reali, sia legali, sia materiali) non possono fare altro che proseguire con controlli mirati e a macchia di leopardo, che finora non hanno portato a quello che si sperava: la gente non rispetta le regole e riempie bar, pizzerie, luoghi pubblici e piazze quasi come se la Pandemia interessasse altri Paesi.

Eppure anche in Italia si continua a morire di Coronavirus, le terapie intensive sono intasate e i reparti Covid non hanno più capienza e sono costretti a rivolgersi ad altre Unità Operative per dare spazio ai casi più gravi. Per non parlare degli uomini e delle donne (Medici, Infermieri, Autisti, Soccorritori, Centrali Operative) oberati di lavoro per l’avanzare del Covid-19 che continua a non dare tregue.

La scusa è che gli italiani non ce la fanno più, la realtà è che gli italiani, da sempre, non sono disciplinati e non rispettano le regole elementare della sicurezza sanitaria e del vivere comune.

Ora speriamo solo nel rialzarsi delle temperature e nel naturale arretrarsi della Pandemia.

Senza parole.

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