Sono state chiude le indagini nei confronti di un uomo di 62 anni di Caltanissetta accusato di aver prodotto attestati fasulli per Operatori Socio Sanitari (OSS).
Chiuse le indagini preliminari nei confronti di un 62enne nisseno imputato per i reati di truffa e falsità materiale commessa dal privato. L’uomo, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini preliminari, in qualità di titolare della Confazienda, mediante artifizi e raggiri consistiti nel far credere di essere un ente di formazione accreditato dalla Regione Siciliana anche per l’organizzazione di corsi per Oss, Operatori Socio Sanitari, organizzava corsi pur non avendo lo specifico accreditamento per farlo. A fronte di somme di denaro sborsato dai partecipanti al corso avrebbe rilasciato poi un attestato finale che non risultava spendibile. I falsi certificati, inoltre, sarebbero stati rilasciati utilizzando la firma del responsabile, non più in carica, della società Futura Spa, con sede a Bologna, il quale avrebbe disconosciuto ogni collaborazione con la Confazienda.
Le indagini sono state avviate dalla Guardia di Finanza in seguito all’esposto querela presentato da un 38enne nisseno, assistito dall’avvocato Massimiliano Bellini. L’uomo infatti era stato licenziato dall’Arnas Civico di Cristina di Palermo per aver fornito un falso attestato di Oss ma lui i corsi li aveva frequentati e per gli stessi aveva anche sborsato un bel po’ di soldi. L’uomo aveva denunciato di essere venuto in contatto con la Confazienda durante il periodo della pandemia. Dopo aver trovato informazioni pubblicitarie tramite socia) si era recato nella sede dell’azienda per avere informazioni. A fronte di una spesa di 1500 euro avrebbe potuto frequentare un corso di Oss e poi sostenere degli esami. Cosa che di fatto è avvenuta. Dopodiché il 38enne, grazie al suo attestato, ha partecipato alla selezione di Oss avviata dal Civico di Palermo per poi essere immesso in servizio.
Appena un mese dopo però l’Arnass Civico, nell’eseguire i controlli aveva contattato la società Futura e quest’ultima avrebbe affermato di non aver mai rilasciato alcun attestato a nome dell’operatore. Da ciò era scaturita la revoca del rapporto di lavoro e la comunicazione al 38enne che il fatto sarebbe stato segnalato alle autorità competenti. L’uomo, ormai certo di essere stato vittima di una truffa e ormai senza lavoro, ha deciso di sporgere denuncia e da lì Della ditta Futura la redazione di Seguo News aveva già parlato perché sugli attestati sarebbe stata indicata l’intestazione della stessa ma senza che quest’ultima ne fosse a conoscenza probabilmente anche per alcuni operatori sociosanitari che operano da 3 anni al Sant’Elia. Per alcuni di loro sarebbe già scattato il licenziamento.
Fonte SeguoNews.it – AssoCareNews.it
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