OSS all’estero: in quali paesi è riconosciuto l’attestato di Operatore Socio Sanitario e dove invece ci sono differenze con il profilo italiano?
Generalmente, la qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS) è riconosciuta in tutti i paesi dell’Unione Europea, nella Confederazione Svizzera e nell’Area SEE (Norvegia, Islanda, Liechtenstein).
Questo significa che in questi paesi un OSS che abbia conseguito il titolo in Italia può lavorare con la propria qualifica senza dover sostenere esami di conversione del titolo o implementare la propria formazione.
In questi paesi, quindi, il riconoscimento della qualifica italiana di OSS necessita della presentazione della seguente documentazione:
- Attestato di qualifica di Operatore Socio Sanitario;
- Diploma di scuola media superiore;
- Certificato di cittadinanza o permesso di soggiorno;
- Curriculum vitae.
Ci sono, però, delle eccezioni.
Una di queste è rappresentata dalla Svizzera la qualifica di OSS italiana è riconosciuta solamente per ricoprire il ruolo di Assistente di Cura, con mansioni che si differenziano leggermente da quelle dell’OSS. Questa “conversione” del titolo è necessaria perchè l’attestato OSS svizzero si consegue dopo 3 anni di corso.
Altra eccezione è rappresentata dalla Germania.
Qui la qualifica italiana di OSS permette di candidarsi per il ruolo di Assistente Infermiere.
Altre eccezioni sono possibili, sopratutto perchè la definizione dei ruoli e professioni in sanità sono in fase evolutiva per diversi paesi europei e non.
Se si ha intenzione quindi di lavorare all’estero avvalendosi della propria qualifica OSS è quindi sempre buona norma informarsi direttamente presso le autorità competenti del paese che ci interessa.
