Cos’è l’aspirazione tracheobronchiale e perché è importante eseguirla correttamente e nel momento opportuno? Ecco procedura per Medici, Infermieri e OSS (solo in supporto ai Sanitari per la preparazione e lo smaltimento del materiale utilizzato).
L’aspirazione tracheobronchiale, che può essere fatta esclusivamente da personale sanitario (Medici e Infermieri, con il supporto degli Operatori Socio Sanitari che possono adiuvare a preparare e smaltire il materiale occorrente) consente la rimozione delle secrezioni presenti all’interno dell’albero bronchiale, per mezzo di una fonte aspirante e di un sondino inserito nelle vie aeree tramite:
- una via naturale (bocca naso);
- una via artificiale (stoma – protesi respiratoria).
Vediamo nel dettaglio una delle procedure adottate dalle aziende sanitarie, in questo caso quella dell’ASM di Matera (Regione Basilicata).
Obiettivi della manovra d’Aspirazione:
- aumentare la ventilazione respiratoria;
- diminuire la frequenza respiratoria;
- aumentare l’ossigenazione tissutale;
- mantenere pervie le vie aeree rimuovendo secrezioni e/o materiale estraneo;
- prevenire gli effetti collaterali, in particolare delle infezioni favorite dal ristagno di secrezioni.
Campo di applicazione.
I soggetti sottoposti a broncoaspirazione sono:
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- pazienti che non sono in grado autonomamente di espellere in modo efficace le loro secrezioni;
- pazienti intubati o tracheostomizzati, perché le vie aeree sono isolate dalla via digerente e quindi non possono deglutire le loro secrezioni.
Definizione e terminologia.
Tracheotomia.
Apertura temporanea della parete tracheale e della cute,con comunicazione tra la trachea cervicale e l’ambiente esterno, che consente un passaggio di aria atto a garantire una efficace respirazione. Il mantenimento del tramite richiede l’utilizzo di una cannula tracheale che evita il collasso dei tessuti molli.
Tracheostomia.
Creazione di un’ apertura permanente della trachea, tramite abboccamento della breccia tracheale alla cute cervicale con conseguente contatto diretto tra lume tracheale e ambiente esterno.
Cannula Tracheale.
La cannula tracheale nasce come dispositivo indispensabile al fine di:
- mantenere pervia la tracheotomia, consentendo un regolare flusso d’aria;
- gestire una ventilazione a pressione positiva costante;
- fornire una specifica via di ventilazione in pazienti con ostruzione delle vie aeree superiori;
- proteggere le vie aeree dal rischio di inalazione;
- assicurare un accesso alle basse vie aeree per rimuovere le secrezioni.
Controcannula.
Viene inserita all’interno della cannula vera e propria dopo il suo posizionamento. Serve a mantenere pulita la cannula interna. Dotata di raccordo universale15 mm che permette la connessione a dispositivi ventilatori.
Materiale occorrente.
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- aspiratore centralizzato o portatile con relativo tubo di connessione;
- sondino per aspirazione monouso, sterile, di calibro idoneo (ch 12/14);
- contenitore con soluzione sterile salina per il lavaggio del circuito di aspirazione;
- flussimetro e kit per la somministrazione di O2;
- telino sterile e telino monouso;
- guanti (sterili) monouso;
- garze10x10cm;
- reniforme (monouso o sterilizzatile).
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La tecnica eseguita in modo asettico deve essere considerata una componente essenziale nell’esecuzione della procedura di broncoaspirazione, nonostante non siano stati fatti molti studi in merito a questo argomento. Se si effettua l’aspirazione tracheobronchiale con sistema a circuito aperto, il sondino di aspirazione deve essere sterile e monouso. Non ci sono sufficienti studi che raccomandino l’utilizzo di guanti sterili o puliti: la raccomandazione generale è che la tecnica debba essere asettica.
Operatori necessari per l’Aspirazione:
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- 1 Infermiere;
- 1 OSS (se necessario per preparare materiale) e adiuvare l’Infermiere.
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Come va preparato il Paziente?
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- accertarsi della necessità di aspirare il paziente osservandone i segni vitali ed eseguendo le seguenti valutazioni:
- Valutazione uditiva: ascoltando il rumore del respiro che diventa rantoloso, in presenza di abbondanti secrezioni;
- Valutazione visiva: osservando il respiro se c’è alterazioni della frequenza respiratoria, dispnea, agitazione, tachicardia, scialorrea, alterazioni della meccanica ventilatoria, colorito cianotico, tosse, respiro superficiale.
- Valutazione tattile: appoggiando il palmo della mano sul torace del paziente si percepiranno delle vibrazioni; questo fremito tattile è dovuto al passaggio d’aria attraverso le secrezioni.
- Auscultazione: è possibile valutare la presenza di secrezioni, identificando anche il campo polmonare nel quale sono maggiormente presenti.
- accertarsi della necessità di aspirare il paziente osservandone i segni vitali ed eseguendo le seguenti valutazioni:
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- determinare il grado di collaborazione dell’Assistito;
- informare il Paziente, valutando il livello di coscienza, e fornirgli indicazioni dettagliate sulle finalità e sulle modalità di esecuzione, al fine di ottenere maggiore collaborazione e rendere meno sgradevole la manovra; informare infine della eventuale tosse intermittente che può essere provocata dalla aspirazione e della necessità della stessa per la rimozione delle secrezioni;
- iperossigenare il paziente per almeno un minuto, prima di eseguire la manovra e dopo averla eseguita per un altro minuto, per evitare l’ipossiemia correlata all’aspirazione tracheo-bronchiale e favorire la mobilizzazione delle secrezioni;
- accertarsi che l’ambiente sia adeguatamente umidificato.
Modalità Operative.
Azione |
Motivazione. |
Accertare la necessità della aspirazione tracheo-bronchiale eseguendo la valutazione del paziente |
Evitare aspirazioni tracheo-bronchiali inutli |
Posizionare il paziente semiseduto se possibile o in decubito supino |
Favorire il drenaggio delle secrezioni |
Lavarsi le mani |
Evitare infezioni crociate |
Indossare i dispositivi di protezione (mascherina, guanti monouso) |
Protezione per l’operatore |
Azionare l’aspiratore regolato ad un’aspirazione massima di 120 mmhg |
Evitare lesioni della mucosa tracheo- bronchiale, possibili a seguito di pressioni aspirative elevate |
Aprire la confezione del sondino, sfilarlo e connetterlo all’aspiratore evitando contaminazioni |
Evitare il trasporto di germi all’interno delle vie aeree |
Introdurre delicatamente il sondino nella cannula tracheotomia, con l’aspirazione non attiva, fino a che non si incontrano resistenze |
Aspirare le secrezioni partendo dalle vie aeree più basse alle più alte; non procurare traumatismi alla mucosa bronchiale |
Attivare l’aspiratore e ritirare il sondino con movimenti rotatori ed aspirando ad intermittenza per non più di 10 secondi. |
Minimizzare i traumatismi alla mucosa bronchiale; impedire l’insorgenza dell’ipossiemia |
Pulire all’esterno il sondino con garze e lavarlo aspirando acqua sterile |
Permette la rimozione di secrezioni all’interno del sondino di aspirazione |
Ripetere la valutazione del paziente |
Valutare l’efficacia della manovra eseguita o la necessità di ripeterla |
Inoltre:
Ripetere se necessario la manovra di aspirazione lasciandolo riposare tra una aspirazione e l’altra |
Inefficacia della precedente manovra, secrezioni abbondanti |
Chiudere il sistema di aspirazione |
Assicurare il giusto funzionamento |
Risistemare il paziente in una posizione comoda e confortevole, valutando le condizioni, osservando la respirazione e il colore della cute |
Prevenire le complicanze ed assicurare il comfort |
Staccare il sondino dal tubo di aspirazione tenendolo con la mano protetta dal guanto, con l’altra mano afferrare il risvolto del guanto, ripiegarlo su se stesso e sfilare il guanto così rovesciato ponendo all’interno il sondino |
Evitare contaminazioni |
Eliminare il materiale utilizzato |
Evitare contaminazioni |
Eseguire la pulizia della controcannula e reinserirla nella cannula esterna del paziente |
Eliminare eventuali residui di secrezioni |
Osservare e riportare nella documentazione infermieristica: la quantità, il colore, l’odore e la consistenza delle secrezioni aspirate |
Registrare la manovra eseguita ed assicurare un continuo assistenziale |
Riordinare il materiale usato |
Ottimizzare il lavoro |
Reintegrare la soluzione sterile e le attrezzature in modo che la aspirazione sia pronta per essere ripetuta. |
Ottimizzare il lavoro |
Bibliografia
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Gestione della tracheotomia nei pazienti in ventilazione spontanea che necessitano di aspirazione tracheo-bronchiale |
1999 |
AA. VV. |
Gestione ed assistenza del paziente cannulato (sottoposto a laringectomia o a tracheotomia) in una realtà domiciliare |
2003 |
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Procedure protocolli e linee guida di assistenza infermieristica |
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Home Tracheostomy Care |
2003 |
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Protocollo di: Aspirazione Tracheobronchiale |
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