Contratti privati: quale futuro?
Infermieri, oss e professionisti sanitari in pensiero per un rinnovo dei contratti di sanità privata che ancora è lontano dalla sua fase conclusiva. In particolare le continue battute d’arresto portano a pensare ad un rinnovo di contratto al ribasso!
I timori si alimentano anche grazie al sindacato CISL che in maniera trasparente ha voluto informare i propri delegati e simpatizzanti attraverso una lettera a firma della segretaria nazionale Marianna Ferruzzi. Lettera che in parte ha confermato quelle che sono le voci che già sono circolate nelle ultime ore.
Questo il contenuto della lettera:
Care amiche e cari amici,
segnaliamo l’ennesima battuta di arresto del confronto in corso per il rinnovo del CCNL della sanità privata.
Infatti, nel corso dell’incontro che si è tenuto il 29 gennaio scorso, su richiesta delle parti datoriali, abbiamo dovuto destinare l’intera mattinata al riesame degli articoli già discussi negli incontri del 10 ed 11 gennaio scorso; in particolare l’orario di lavoro e il lavoro notturno, sui quali il confronto era quasi esaurito e prossimo alla definitiva chiusura, e il rapporto di lavoro part time sul quale era già stata raggiunta l’intesa.
Nel corso del pomeriggio, invece, la discussione è proseguita arenandosi sulle proposte contrattuali avanzate la scorsa volta da AIOP e ARIS.
In particolare, sui tre articoli relativi al contratto di lavoro a tempo determinato, somministrazione lavoro a tempo determinato e relativi limiti di utilizzo dei due istituti – ripresentati dalle associazioni datoriali a seguito delle modifiche apportate in materia dal decreto Dignità – abbiamo espresso delle riserve evidenziando la necessità di riformularne i contenuti e la struttura. Per questo, il prossimo 7 febbraio alle ore 15.00, si riunirà presso l’AIOP nazionale una commissione in sede tecnica con il compito di rivedere l’articolato e presentare alle delegazioni trattanti un nuovo testo.
Anche sulla proposta relativa alla istituzione di un fondo per l’aggiornamento, la qualificazione-riqualificazione professionale e diritto allo studio abbiamo evidenziato alcune
criticità; tra esse la proposta di stabilire direttamente nel CCNL nazionale l’ordine delle priorità formative a cui destinare le risorse del fondo – tra le quali la parte datoriale vorrebbe inserire anche la formazione obbligatoria sulla sicurezza relativa agli RLS – e l’insufficiente numero di ore pro-capite da destinare annualmente al fondo. AIOP e ARIS, al termine, hanno chiesto alle parti sindacali di avanzare una proposta di modifica unitaria sulla quale tentare di chiudere l’accordo.
Fonte: Comunicato CISL FP