Come già ampiamente annunciato ora arriva l’ufficialità; il sindacato infermieristico Nursind non firmerà il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore Sanità. Manterrà fede alle promesse fatte durante le elezioni per le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) del 17-19 aprile 2018. A renderlo noto il segretario nazionale di Nursind Andrea Bottega in una breve comunicazione alla stampa.
La decisione di Nursind si unisce a quella comunicata ieri dall’altro sindacato infermieristico, ovvero Nursing Up, che attraverso il delegato della Romagna Gianluca Gridelli aveva annunciato il no netto alla proposta di modifica del contratto. Documento che penalizza e mortifica gli Infermieri e tutti i Professionisti Sanitari per l’esiguità degli aumenti, ma anche per il mancato riconoscimento di ruoli e di competenze ormai in essere ovunque.
“Dopo l’ok della Corte dei Conti, dove in sede di controllo ha positivamente certificato l’ipotesi di CCNL comparto Funzioni locali per il triennio 2016/2018 e l’ipotesi di CCNL Comparto Sanità per il triennio 2016/2018, arriva la convocazione da parte dell’ARAN, per la sottoscrizione al testo definitivo del CCNL 2016-2018. – si legge nella nota di Nursind – Il Nursind ribadisce la propria posizione in merito, che è quella deliberata in sede di Consiglio Nazionale a Roma il 23 Marzo scorso, e cioè la non sottoscrizione di un contratto che penalizza fortemente la Professione Infermieristica, sia al livello normativo che remunerativo. Nursind, lo strumento che gli infermieri si sono dati per far sentire la propria voce nell’ambito lavorativo, ribadisce l’impegno di lottare al fianco della categoria affinché questa dignità professionale sia riconosciuta e tutelata”.
Per Bottega si tratta di una scelta obbligata e di una promessa mantenuta nei confronti di tutti i colleghi. Questa scelta, ovviamente, comporterà l’esclusione del sindacato dai tavoli contrattuali che contano per i prossimi tre anni.