Approvato odg sull’adozione del decreto sulle tariffe massime per le prestazioni di PMA.

On. Mammì (M5S): Approvato mio odg sull’adozione del decreto sulle tariffe massime per le prestazioni di pma.

Su questo tema avevo già sollecitato, con una interpellanza, l’attenzione del Ministro Speranza e del Governo, che ora si assume l’impegno ad eseguire quanto ho proposto in tempi rapidi.

All’articolo 1, comma 288 del provvedimento in esame, si prevede che dall’anno 2022, per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), è finalizzato un finanziamento di 200 milioni di euro sul fabbisogno sanitario standard nazionale.

Come è noto, nei LEA, sono inserite tutte le prestazioni, servizi e attività che lo Stato ritiene di rilevanza tale da non poter essere negate ai cittadini e che, per tale ragione, si prevede che vengano erogate dal Servizio sanitario nazionale (SSN), allo scopo di assicurare condizioni di uniformità per tutti e sull’intero territorio nazionale.

“Ora il Governo assume l’impegno di adottare, in tempi più rapidi, il Decreto sulle tariffe massime delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale, con particolare riguardo alle prestazioni nell’ambito della procreazione medicalmente assistita, così come già previsto dall’articolo 1, comma 420, della legge 205/2017, al fine di garantire la tutela del diritto alla salute e di equità di accesso alle prestazioni stesse da parte delle coppie che intendono realizzare il proprio progetto di genitorialità – continua la deputata Stefania Mammì -.

Finalmente si potrà sanare la disparità di trattamento fra i cittadini residenti in regioni diverse che andava in dispregio del principio di uniformità di distribuzione delle prestazioni sanitarie gratuite riconosciute come Livelli Essenziali di Assistenza.

I dati della terza edizione del Censimento permanente ISTAT descrivono un nuovo record negativo di nascite in Italia.”.

Al 31 dicembre 2020 la popolazione in Italia conta 59.236.213 residenti, in calo dello 0,7% rispetto al 2019 (-405.275 individui).

La sospensione delle prestazioni di Pma, nel primo lockdown, ha comportato un calo di circa 4.500 nascite, aggravando così il già persistente declino demografico in Italia.

“Era necessario mettere in campo delle iniziative volte a contrastare il calo del tasso di natalità, cominciando col facilitare l’accessibilità alle tecniche appropriate di Pma da parte delle coppie con problemi di infertilità o sterilità”, conclude la deputata 5 Stelle, Stefania Mammì.