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Pugni e calcio in pieno volto ad un Infermiere in Pronto Soccorso. La protesta dei sindacati: “si intervenga, è una vergogna”.

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Far West al Pronto Soccorso di Ivrea: Sindacati Chiedono Interventi Urgenti contro le Aggressioni agli Operatori Sanitari.

Il Pronto Soccorso dell’ospedale di Ivrea, in provincia di Torino, è diventato teatro di una serie di violenti episodi che hanno messo a rischio la sicurezza e l’incolumità degli operatori sanitari. Negli ultimi giorni, cinque aggressioni hanno scosso la comunità ospedaliera, portando i sindacati a richiedere interventi immediati per contrastare questa ondata di violenza.

Uno degli episodi più gravi è avvenuto durante le festività del Carnevale, quando un infermiere è stato colpito da un calcio in pieno volto, riportando un grave trauma facciale. In un’altra circostanza altrettanto preoccupante, un Operatore Socio Sanitario (OSS) è stato vittima di un brutale attacco che gli ha causato la frattura del braccio, rendendo necessaria un’operazione chirurgica.

Le sigle sindacali, tra cui Cgil, Cisl, Uil e Nursind, hanno espresso ferma condanna per questi atti di violenza e hanno rivolto un appello urgente al direttore generale dell’ospedale, Stefano Scarpetta. Le aggressioni non si limitano solo al Pronto Soccorso, ma coinvolgono l’intero ambiente ospedaliero, mettendo a rischio la sicurezza degli operatori sanitari che lavorano in condizioni già difficili.

Le richieste dei sindacati includono l’adozione di misure concrete per garantire la sicurezza del personale, come l’istituzione di un posto di polizia all’interno dell’ospedale e la promozione di una cultura di zero tolleranza verso la violenza. È essenziale anche fornire al personale la formazione necessaria per affrontare situazioni di emergenza e garantire un efficace supporto legale in caso di aggressioni.

L’indifferenza della direzione generale nei confronti di queste problematiche è stata fortemente criticata dai sindacati, che hanno evidenziato la necessità di un intervento urgente da parte delle autorità competenti, compresa la Questura e i servizi sociali. Gli operatori sanitari, già esposti a gravi rischi durante lo svolgimento delle proprie mansioni, non possono essere lasciati soli a fronteggiare questa emergenza.

In conclusione, è indispensabile adottare misure immediate e concrete per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e preservare l’efficienza e l’umanità dei servizi ospedalieri. La violenza nei confronti del personale sanitario non può e non deve essere tollerata in alcun contesto e richiede un’immediata e decisa risposta da parte delle istituzioni competenti.

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