Milleproroghe: Bocciato l’emendamento sulla proroga dello stop al vincolo di esclusività. Delusi Infermieri e Professioni Sanitarie.
Nel recente dibattito sul Decreto Legge Milleproroghe, le Commissioni Bilancio e Affari Costituzionali hanno respinto un emendamento cruciale riguardante il vincolo di esclusività, portando alla luce una vivace discussione.
Le intense deliberazioni su oltre 1200 emendamenti hanno visto la rigida censura di 363 proposte, evidenziando una marcata opposizione delle Commissioni nei confronti della maggioranza. In particolare, sono stati scartati gli emendamenti 4.21 Loizzo (Lega), 4.23 Tosi (FI) e 4.24 Ciocchetti (FdI), che miravano a spingere l’età pensionabile dei medici a 72 anni.
Inaspettatamente, le Commissioni hanno bocciato la maggior parte degli emendamenti della stessa maggioranza sul delicato tema delle pensioni, fatta eccezione per l’emendamento 4.22 a firma Ciocchetti (FdI), che ha superato il vaglio senza intoppi.
Un emendamento che ha attirato l’attenzione è stato il 4.41 Trancassini (FdI), proposta audace respinta dalle commissioni. Questo emendamento, se approvato, avrebbe esentato i professionisti sanitari dipendenti dal Servizio Sanitario Nazionale dalle incompatibilità normative al di fuori dell’orario di lavoro fino al 31 dicembre 2026, consentendo loro di svolgere attività libero-professionali senza restrizioni.
Il respingimento di questa proposta indica un severo scrutinio da parte delle commissioni e lascia aperte questioni cruciali riguardo alle dinamiche del vincolo di esclusività per i professionisti sanitari nei prossimi anni.
Il rifiuto dell’emendamento 4.41 suggerisce una profonda riflessione sulle implicazioni di prorogare lo stop al vincolo di esclusività per i professionisti sanitari. La discussione prosegue, mantenendo alta l’attenzione su come la legislazione possa plasmare il futuro delle pratiche professionali nel settore sanitario.
