Presentata qualche giorno fa una interrogazione all’Assemblea Regionale Siciliana sullo stato di salute delle RSA. Infermieri e OSS oramai rassegnati.
Presentata urgente interrogazione regionale in Sicilia indirizzata al Presidente e all’Assessore alla Salute. Lo stato di degrado in cui sono costretti a vivere Infermieri e OSS delle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) lungo sullo il territorio regionale è preoccupante, come pure sono preoccupanti la presunta perdita di qualità delle prestazioni assistenziali.
Ecco l’interrogazione completa.
Premesso che:
la Residenza Sanitaria Assistenziale (R.S.A.) è una struttura extraospedaliera per anziani prevalentemente non autosufficienti e disabili non assistibili a domicilio e richiedenti trattamenti continui, finalizzata a fornire accoglienza, prestazioni sanitarie, assistenziali e di recupero funzionale e sociale.
La R.S.A. è una struttura propria del S.S.N. di tipo extraospedaliero che fa parte della rete dei servizi territoriali di primo livello.
Presso l’Assessorato regionale della sanità è istituto l’albo delle R.S.A. degli enti pubblici e privati che intendono concorrere alla gestione delle stesse, secondo quanto previsto dalla normativa relativa all’accreditamento;
Rilevato:
da mesi perdura in Sicilia una situazione a dir poco incresciosa con riguardo le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) di tutto il territorio. Gli operatori socio-sanitari sono infatti insorti a causa di una serie di gravissime e inaccettabili inadempienze contrattuali, come indicato dai rispettivi CCNL;
la situazione delle RSA è critica sotto molti aspetti, da mesi infatti, i lavoratori non ricevono lo stipendio. Emblematica la situazione dei circa 400 dipendenti delle sedi territoriali del gruppo Karol spa che lamentano di non ricevere la retribuzione dal mese di febbraio, i quali hanno intrapreso diverse iniziative, tra cui due sit-in, giornate di sciopero (pur garantendo i servizi minimi essenziali), e tentativi di conciliazione davanti al prefetto di Palermo;
oltre al ritardo degli stipendi, i sindacati denunciano anche “il ritardo nei pagamenti alle società finanziarie per coloro che hanno stipulato la cessione del quinto, nonostante le trattenute regolarmente fatte sulle buste paga”, esponendo pertanto i lavoratori all’iscrizione nel registro “cattivi pagatori” con le conseguenze che ne derivano.
Si denunciano inoltre, mancati versamenti dei contributi Inps e delle quote associative sindacali, mancato versamento della tredicesima mensilità, mancato pagamento verso i fornitori e l’elevato numero di monte ore di lavoro svolto, il quale risulterebbe ben superiore a quanto previsto dai rispettivi contratti;
Considerato:
che già nel mese di gennaio vi era stato un incontro tra l’assessore alla salute, Dott.ssa Volo e i sindacati, in seguito al quale aveva chiesto alle ASP territoriali un maggior controllo e vigilanza sugli enti convenzionati che purtroppo, ad oggi, non ha condotto ad una risoluzione;
il sistematico ritardo dei pagamenti è una costante e i lavoratori si ritrovano a dover necessariamente continuare a prestare la loro preziosa opera, come da contratto, per evitare di perdere il posto di lavoro, senza però ricevere nel frattempo diverse mensilità;
Tutto ciò premesso, rilevato e considerato,
Per sapere:
se e quali interventi siano stati predisposti dall’Assessorato in indirizzo per procedere ad un immediato controllo e verifica in ordine alle somme trasferite agli enti convenzionati;
quali iniziative di carattere ispettivo o normativo si intenda porre in essere al fine di far cessare le irregolarità eventualmente riscontrate e assicurare il rispetto dei diritti dei lavoratori impiegati nelle RSA della Regione Siciliana e garantire un servizio efficiente per i degenti ospiti delle strutture.
Gli interroganti chiedono risposta orale urgente.
DE LUCA – ARDIZZONE – CAMBIANO -CAMPO- CIMINNISI – DI PAOLA – GILISTRO -MARANO – SCHILLACI –SUNSERI – VARRICA
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