Infermiere dopo due anni di lavoro in scusi licenzia e torna in Italia. In Svizzera aveva tutto: carriera, stipendio da fame e colleghi stupendi, ma il costo della vita era incredibilmente alto.
Un infermiere italiano ha deciso di lasciare il suo lavoro in Svizzera dopo due anni per tornare in Italia. L’uomo, che non ha voluto rivelare la sua identità, ha detto che ha preso la decisione perché non riusciva più a far quadrare i conti.
“In Svizzera avevo tutto quello che potevo desiderare: una carriera brillante, uno stipendio da fame e colleghi stupendi”, ha detto l’uomo.
“Ma il costo della vita era incredibilmente alto. Pagavo un affitto di 2.000 euro al mese per un piccolo appartamento, e poi c’erano le spese per il cibo, i trasporti, le bollette e altre cose. Alla fine non mi rimaneva più niente”.
L’uomo ha detto che ha anche provato a cercare un lavoro meglio retribuito, ma senza successo. “Tutti i posti di lavoro ben pagati erano già occupati da svizzeri”, ha detto. “E io non avevo la cittadinanza svizzera, quindi non potevo accedere a quelle posizioni”.
Alla fine, l’uomo ha deciso di tornare in Italia. “In Italia si sta bene e si vive con poco”, ha detto.
“Non ho lo stesso stipendio che avevo in Svizzera, ma riesco a far quadrare i conti e ho una vita più serena”.
La storia di questo infermiere è emblematica della situazione degli italiani che lavorano all’estero. Sempre più persone sono costrette a tornare in Italia a causa del costo della vita troppo alto in altri paesi. Questo fenomeno è particolarmente evidente in Svizzera, dove il costo della vita è tra i più alti al mondo.
La scelta dell’uomo di tornare in Italia è un segnale positivo per il nostro paese. Significa che l’Italia è ancora un luogo dove si può vivere bene e crescere professionalmente.
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