Caos nella sanità Calabra: incentivi bloccati per Medici e Infermieri. Trattative con sindacati rinviate al 2024.
La fine del 2023 non porta novità per medici e infermieri calabresi, ancora in attesa degli incentivi promessi dal Governo. Le trattative sindacali, fondamentali per la distribuzione delle risorse, slittano al nuovo anno.
Nonostante gli sforzi e il lavoro instancabile dei professionisti sanitari, medici e infermieri in Calabria terminano il 2023 senza vedere alcun incremento economico. Le risorse destinate dal Governo per incentivare il personale sanitario, specialmente coloro che operano nelle aree di emergenza urgenza, sono ancora in fase di trattativa e le indennità promesse non sono state ancora corrisposte.
La situazione contrasta con la direzione nazionale che, tramite la legge di Bilancio 2021 e il decreto Bollette, ha assegnato risorse aggiuntive alle Regioni per riconoscere economicamente il lavoro dei medici e degli infermieri. L’obiettivo era fermare la fuga dei professionisti verso il settore privato.
Tuttavia, in Calabria, le trattative sindacali necessarie per definire la distribuzione di queste risorse sono in stallo. Nonostante le innumerevoli sollecitazioni, il dipartimento Salute della Regione ha programmato un incontro con le organizzazioni sindacali solo per il 9 gennaio dell’anno nuovo, e questo avverrà in modalità remota.
Le risorse in sospeso, oltre un milione di euro previsti nella legge di Bilancio 2021 e ulteriori 2 milioni di euro nel decreto Bollette, sono destinate a medici e infermieri che lavorano nei pronto soccorso. Tuttavia, queste risorse non sono ancora state assegnate alle aziende sanitarie e ospedaliere della regione.
La norma prevista nel decreto Bollette prevede un aumento fino a 100 euro all’ora per le prestazioni aggiuntive eseguite dai medici e 50 euro per gli infermieri impegnati nei servizi di emergenza urgenza ospedalieri. Queste risorse aggiuntive sono fondamentali per affrontare la carenza di personale e ridurre l’utilizzo di esternalizzazioni.
Nonostante le risorse siano disponibili, le trattative sindacali rimandate al 2024 lasciano medici e infermieri calabresi ancora in attesa di un riconoscimento economico per il loro impegno e dedizione nella gestione dell’emergenza sanitaria. La speranza è che nel nuovo anno si possa finalmente giungere a una soluzione che soddisfi le legittime aspettative del personale sanitario della regione.
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