Una sentenza pionieristica: un medico psichiatra pensionato condannato a restituire un legato di 50 mila euro ricevuto dal testamento di una ex paziente. La violazione del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici all’origine della decisione.
CREMONA. Il giudice del lavoro ha emesso una sentenza storica condannando uno psichiatra in pensione, precedentemente impiegato presso l’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) di Cremona, a restituire una somma di denaro di 50 mila euro. Il medico aveva ricevuto questo importo dal testamento di una ex paziente che l’aveva curata per molti anni e che, in segno di riconoscenza, gli aveva lasciato un legato.
La sentenza si basa sul fatto che, secondo il Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ai dipendenti pubblici è vietato accettare regali e somme di denaro di valore superiore ai 150 euro. Nel caso in questione, il medico ha accettato un legato di 50 mila euro, violando chiaramente queste disposizioni.
Il giudice ha riconosciuto la stretta correlazione tra il legato e le funzioni svolte dal medico in quanto dipendente dell’Asst di Cremona. Anche se il pagamento è avvenuto dopo la data di pensionamento del medico, la volontà della paziente di remunerare il dipendente pubblico per le cure prestate è emersa prima della sua cessazione dal servizio. La sentenza afferma che il compenso aggiuntivo è stato corrisposto al medico al solo scopo di ringraziarlo per la prestazione resa in qualità di medico alle dipendenze dell’Asst di Cremona.
L’avvocato dell’Asst, Paolo Franco, ha sottolineato l’importanza di questa sentenza come deterrente per comportamenti simili e come difesa dei principi di imparzialità e integrità all’interno della pubblica amministrazione.
Questa sentenza rappresenta il primo caso del genere in Italia e potrebbe avere ripercussioni significative nel settore sanitario e oltre, sottolineando l’importanza del rispetto delle normative etiche e professionali da parte dei dipendenti pubblici.
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