La classificazione delle lesioni cutanee è importante per una corretta valutazione e gestione da parte dell’Infermiere.
- Stadio 1: la cute risulta ancora intatta, ma alla digitopressione l’eritema non è reversibile e segnala il rischio degenerativo.
- Stadio 2: lesione superficiale priva di slough (abrasione, vescicola o cratere poco profondo) che coinvolge l’epidermide e, in alcuni casi, il derma.
- Stadio 3: lesione profonda e cavitaria, implica danno o necrosi sottocutanea e può estendersi fino alla fascia muscolare, senza attraversarla. Può includere slough, tratti sottominati e tunnellizzazione.
- Stadio 4: lesione caratterizzata da distruzione dei tessuti, necrosi o danno ai muscoli, ossa e/o tendini. Può includere slough o escara e frequenti sono sottominatura e tunnellizzazione.
Inoltre, è possibile classificare le lesioni da pressione anche in base al colore:
- Lesione gialla: presenta tessuto giallastro devitalizzato chiamato slough, formato da un insieme di essudato, leucociti, batteri e cellule di sfaldamento in quantità variabili fra loro.
- Lesione verde: indica la presenza di infezione che può estendersi fino ai tessuti profondi, provocando celluliti, fasciti necrotizzanti e batteriemie ad alto rischio di mortalità.
- Lesione rossa: indica la presenza di tessuto di granulazione che, se frutto di una cicatrizzazione normale, si presenta umido e di color rosso vivo/rosa scuro, segno di un’efficace vascolarizzazione.
- Lesione nera: indica la presenza di tessuto necrotico (morto) e secco, conseguenza della mancanza di un adeguato apporto di ossigeno e nutrienti. La mancanza di idratazione della zona provoca l’ispessimento del tessuto devitalizzato che, aderendo saldamente al letto della lesione e/o ai margini, mette in tensione i tessuti limitrofi e causa dolore.
- Lesione rosa: è segno di riepitelizzazione. Il nuovo epitelio, dal caratteristico color rosa traslucido, avanza in maniera concentrica a partire dai bordi della lesione verso il centro.
La prevenzione delle lesioni da pressione è fondamentale e può essere attuata attraverso una serie di interventi, tra cui:
- Mantenimento di una corretta igiene e nutrizione.
- Protezione della cute da pressione, frizione e stiramento.
- Rotazione periodica del paziente.
- Monitoraggio costante della cute.
Il trattamento delle lesioni da pressione deve essere personalizzato in base allo stadio della lesione e alla presenza di eventuali complicazioni. In generale, gli obiettivi del trattamento sono la riduzione dell’edema, la promozione della guarigione e la prevenzione delle complicazioni.
Tra i trattamenti più comuni si trovano:
- Cura della lesione: pulizia e medicazione.
- Rimozione del tessuto necrotico.
- Controllo dell’infezione.
- Promozione della guarigione: utilizzo di medicazioni avanzate, terapia fisica, ecc.
La gestione delle lesioni da pressione è un processo complesso che richiede un’attenta valutazione e un intervento mirato.
_________________________
AVVISO!
- Per chi volesse commentare questo servizio può scrivere a redazione@assocarenews.it
- Iscrivetevi al gruppo Telegram di AssoCareNews.it per non perdere mai nessuna informazione: LINK
- Iscrivetevi alla Pagina Facebook di AssoCareNews.it: LINK
- Iscrivetevi al Gruppo Facebook di AssoCareNews.it: LINK
Consigliati da AssoCareNews.it:
- Visita il Gruppo Facebook di Luca Spataro: Avvisi & Concorsi OSS
- Visita la Pagina Facebook di Luca Spataro: OSS News