L’Infermiere, i farmaci antineoplastici e l’importanza della Cappa dell’UMACA.

Oggi parliamo dell’Infermiere dell’UMACA, della pericolosità dei farmaci antineoplastici e dell’importanza della Cappa a flusso laminare.

Sono in tanti, colleghi compresi, ad ignorare l’esistenza di un servizio che per la sua peculiarità rappresenta il perno di un processo curativo ad alto impatto assistenziale.

Cosa fate in un mosto così? Mi chiedono. Rispondo: ci piacerebbe sfornare Pizze, da questa grande cupola che un forno non è, bensì una Cappa a flusso laminare, non “impastiamo”, manipoliamo farmaci antineoplastici.

Gli stessi che verranno somministrati ai pazienti in corso di terapia oncologica. Si tratta di farmaci ad alto rischio e che richiedono un livello di attenzione elevato.

La complessità e la criticità dei protocolli chemioterapici sono costantemente in aumento, in quanto legate alla protezione degli operatori esposti, e alla qualità preparatoria della terapia farmacologica. Da qui l’importanza della Cappa!

La cappa a flusso laminare è utilizzata in ambito biologico per la protezione dell’operatore e dell’ambiente circostante, inoltre elimina la possibilità di contaminazioni crociate, preservando le procedure di sterilità grazie all’istallazione al suo interno di filtri HEPA (High Efficiency Particulate Air) tali filtri sono realizzati in micro fibra di vetro che garantiscono aria “pura” al 100% (come prefissato dalla normativa vigente.

L’operatore stesso, occorre che sia formato e abbia le competenze giuste per evitare contaminazioni.

Allora non siete infermieri? Mi chiedono ancora.

Rispondo: – LO SIAMO!!! Perché conosciamo i principi della sterilità, lo siamo perché abbiamo studiato la farmacologia, abbiamo studiato come voi la sicurezza e la protezione dei processi sanitari e la nostra struttura è il CUORE di una gestione multidisciplinare.

DA BAMBINO GIOCAVO AL PICCOLO CHIMICO ma sognavo di diventare INFERMIERE!!!!

E noi dell’UMaCA… lo siamo.

Pino Panzuto, Infermiere