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venerdì, Maggio 3, 2024
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Finisce il Ramadan. Medici stranieri in Italia scrivono a Papa Francesco e Sergio Mattarella.

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Co-mai-Uniti per Unire: appello a Papa Francesco e Sergio Mattarella nell’ultimo giorno di Ramadan e in occasione dell’inizio della festa dell’Eid.

Aodi: dedichiamo le  celebrazioni dell’Eid al Santo Padre il nostro simbolo e al Presidente Mattarella chiedendo di attuare finalmente una legge Stato-Regioni-Comunità Musulmane in Italia.

«Come Amsi, Associazione Medici di Origine Straniera in Italia, e come Co-mai, Comunità del Mondo Arabo in Italia, sotto l’egida del Movimento Internazionale Uniti per Unire, vogliamo rivolgere il nostro sentito appello al Papa in occasione dell’ultimo giorno di Ramadan che è oggi e la sentita celebrazione dell’Eid al-fitr), ovvero la festa di fine digiuno che dura 30 giorni.

Da parte mia voglio rivolgere un messaggio al Santo Padre, che non ha mai messo di sostenere la causa di tutte le comunità di origine straniera e arabo-musulmana in Italia, favorendo costantemente il dialogo e l’integrazione dei musulmani “vecchi e nuovi” che vivono nel nostro Paese. 

Il Papa è il simbolo dell’impegno mondiale per la pace, della difesa dei deboli e degli oppressi e di tutti i migranti, e di fronte ad una figura del genere anche persone di religione diversa non possono non avere devozione e rispetto. 

A livello mondiale Papa Francesco non ha mai smesso di lanciare appelli per il cessate il fuoco nella in Palestina, pensando innanzitutto alla tragica realtà quotidiana di donne e bambini dilaniati dalla guerra, e in generale, sin dal primo giorno del suo incarico, si sempre battuto contro ogni conflitto nel mondo, anche e soprattutto quelli dimenticati, lavorando in prima linea contro gli abusi, contro ogni forma di violenza, contro il fanatismo religioso, contro il terrorismo, contro la politica autoritaria di determinati Governi, e a favore di libertà, uguaglianza, diritti umani, cultura, buona sanità, tutela di anziani, donne e bambini, lavoro, in ogni parte dell’Emisfero, nonché rispetto immenso per le altre religioni. 

Per noi è quindi un onore dedicare la festa di domani dell’Eid, come Co-mai e come Uniti per Unire, a lui, al nostro Papa Francesco, il Papa di tutti gli uomini e donne costruttori di Pace.

Ricordiamo che la Co-mai comprende oltre 100 tra differenti associazioni, movimenti, comunità e centri culturali arabi e italo-arabi che, in alcuni casi, seppur con figure di differenti religioni, portano avanti un unico obiettivo, quello del dialogo internazionale. 

Noi andremo avanti, al fianco di Papa Francesco, per il rispetto, per la libertà, per il dialogo interreligioso, in Italia e nel mondo.

Dedichiamo la festa del Eid anche al nostro Presidente Mattarella anche rivolgendo  a lui un appello per trovare finalmente anche un accordo politico tra Stato-Regioni e comunità musulmana. Siamo tra le poche realtà religiose che non hanno ancora stretto un patto in tal senso a differenza degli altri. 

Occorre riempire un vuoto enorme e non può essere una scusante il fatto che i musulmani non abbiano un unico leader, anche se abbiamo sempre invitato e sempre inviteremo i nostri, non smetteremo di farlo, ad una maggiore coesione e ad evitare divisioni. 

Dobbiamo guardare agli interessi dei cittadini musulmani in Italia che vanno tutelati. 

Indispensabile è allora un accordo che metta fine a tutte le criticità e le tensioni, con le polemiche, come nel caso dell’inizio del Ramadan o le celebrazioni dell’Eid, o una ricorrenza e una iniziativa interreligiosa, non sono mai mancate con parte del nostro mondo politico. 

Per questo confidiamo nella grande sensibilità del Presidente Mattarella, come Presidente di tutti, come Presidente dei nuovi musulmani, bambini e bambine, giovani uomini e giovani donne, nati in Italia, figli o nipoti di immigrati venuti qui da terre lontane. 

Così finalmente saranno messe a tacere le voci di chi vuole solo destabilizzare, ma in realtà no conosce le profonde problematiche della religione vera, quella sana e pulita, che dialoga con le altre e difende ovviamente le sue tradizioni.  

Ribadiamo siamo stati tra i primi a  chiedere un albo per gli Imam , con una profonda conoscenza della lingua italiana, autorizzazioni più facili per la costruzione delle moschee, normative specifiche che consentono l’uso del velo che non va visto come una sottomissione, mentre non condividiamo la forzatura del burqa. 

Tutto questo lo facciamo a nome della Co-mai, che non è una comunità religiosa ma laica, perché comprende come detto esponenti di tante fedi diverse.

Auguriamo una serena festa dell’Eid per tutti i musulmani in Italia e in Europa»

Ecco il video del nostro appello al Papa e Mattarella, come Co-mai, sul canale Web Tv Scuola Uniti per Unire.

IL VIDEO

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