Ci scrive Alberto C., Operatore Socio Sanitario (OSS): “conosco colleghi che hanno pagato 3000 euro per avere attestato di qualifica falso e ora lavorano nel pubblico”.
Carissimo Direttore,
non mi meraviglio che oggi le Fiamme Gialle e le Procure della Repubblica abbiano avviato indagini su alcuni Enti formativi del Sud o del centro Italia e soprattutto in Puglia, Lazio, Abruzzo, Basilicata, Calabria e Campania. Io lavoro in una Azienda Servizi alla Persona, Ente pubblico che gestisce diverse case di riposo e diverse RSA.
Nella mia ASP lavorano a tempo indeterminato 3 OSS campani, che sono risultati vincitori di concorso e che si vantano apertamente di aver acquistato con 3000 euro l’attestato di qualifica da Operatore Socio Sanitario. E senza aver mai fatto un’ora di tirocinio.
Il problema è che si vede che il corso non l’hanno proprio seguito. Questi non sanno cosa fanno e spesso creano più danni che benefici ai nostri assistiti.
Allora mi chiedo come mai se ci sono queste inchieste non si vanno a prendere anche chi di questi attestati ha beneficiato e oggi ha un posto fisso nel pubblico come direbbe Checco Zalone?
Grazie Direttore e buon lavoro.
Alberto C., OSS
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