Neonati trasportati in un rifugio antiaereo improvvisato mentre la Russia attacca gli ospedali in Ucraina.
Circa dodici neonati sono stati portati da coraggiosi medici e infermieri nel seminterrato dell’Ospedale a Dnipro.
All’interno, sono stati assistiti dal personale dell’ospedale pediatrico dell’Oblast di Dnipropetrovsk che temeva per la vita dei loro giovani pazienti.
Il dottor Denis Surkov, 51 anni, direttore dell’unità neonatale dell’ospedale pediatrico dell’Oblast di Dnipropetrovsk, ha detto del bunker: “Questa è l’unità di terapia intensiva neonatale. In un rifugio antiaereo. Riuscite ad immaginare? Questa è la nostra realtà”.
Nelle ore precedenti era giunta già la notizia che il centro oncologico di un altro ospedale era stato incendiato dalle forze russe dopo aver aperto il fuoco sull’edificio.
Gli stessi missili russi hanno distrutto un asilo nido in Ucraina.
Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha scritto su Twitter: “Gli attacchi russi di oggi ad ospedali, asilo nido e a un orfanotrofio sono crimini di guerra. Stiamo raccogliendo questo e altri fatti, che invieremo immediatamente all’Aia”.
Non sono nuove, purtroppo, immagini di bambini ucraini spaventati che vengono condotti nei sistemi della metropolitana per ripararsi dai bombardamenti russi mentre le sirene dei raid aerei risuonano in cupi echi della seconda guerra mondiale.
Alessandro Del Vecchio, Infermiere.
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