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ASL Bari. I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials annunciano stato di agitazione: “non siamo in una dittatura, i lavoratori vanno rispettati”.

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E’ guerra aperta tra Cgil, Cisl, Uil, Fials e dirigenze dell’Azienda Sanitaria Locale di Bari per presunti abusi di potere di alcuni dirigenti aziendali: “perché non vengono deferiti disciplinarmente parlando?”.

Le sigle sindacali Cigl, Cisl, Uil e Fials annunciano lo stato di agitazione del personale del Comparto Sanità presso l’Azienda Sanitaria Locale di Bari. Lo fanno parlando apertamente di “abuso di potere” da parte di alcune dirigenze e di “due pesi e due misure” nei confronti di chi lede la dignità dei lavoratori e chi dal basso tiene in piedi l’assistenza diretta di migliaia di utenti.

A tal proposito le 4 organizzazioni sindacali hanno inviato una dura missiva al Direttore Generale dell’ASL Bari, Antonio Sanguedolce, e per conoscenza al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e al direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro. Centinaia gli iscritti, tra Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, OSS e Professioni Sanitarie ai 4 sindacati che aderiranno all’iniziativa di protesta. Non è escluso lo sciopero generale se non verranno prese immediate decisioni in merito a quanto denunciato.

La lettera di Cgil, Cisl, Uil e Fials al direttore dell’ASL di Bari.

al dott. Antonio Sanguedolce
Direttore Generale ASL BA

e p.c.

al dott. Michele Emiliano
Presidente Giunta Regionale Puglia

al dott. Vito Montanaro
Direttore Dip.to Promozione Salute Regione Puglia

Oggetto: Stato di agitazione.

Numerose e reiterate sono le segnalazioni che le scriventi OO.SS. hanno inoltrato nel tempo in ordine a censurabili comportamenti posti in essere da alcuni Dirigenti delle macrostrutture della ASL BA (molto spesso sempre gli stessi) sui quali la S.V. non è intervenuta efficacemente.

Segnalazioni che hanno interessato l’emanazione di disposizioni di servizio apertamente in violazione delle norme e dei regolamenti, che puntualmente non sono state contestate ai Dirigenti firmatari, i quali non vengono nemmeno deferiti all’Ufficio Procedimenti Disciplinari, di contro assistiamo a dipendenti del comparto che invece sono deferiti all’U.P.D. anche per mancanze lievi. In buona sostanza assumendo un comportamento da “forti con i deboli e deboli con i forti”.

Sono all’ordine del giorno le illegittime disposizioni di trasferimento del personale che penalizzano le attività assistenziali e mortificano gli onesti lavoratori della ASL BA, considerati EROI anche dal nostro Presidente della Repubblica, ma che poi nei fatti si traduce in ben altro, con lavoratori sottoposti a turni massacranti, sbattuti giornalmente in prima linea a fronteggiare la pandemia, che attendono ancora il pagamento del saldo del bonus Covid, delle ore di lavoro straordinario, delle prestazioni aggiuntive, del riconoscimento del rischio per le malattie infettive e che nel rispetto delle norme e dei regolamenti attendono anche dopo decine di anni un trasferimento in una condizione lavorativa meno gravosa. Non si può continuare ad assistere a trasferimenti illegittimi finalizzati solo ad “imboscare” dipendenti assunti anche da poco tempo, perché è una beffa per quei lavoratori che da tempo danno tanto all’Azienda.

Siffatti comportamenti non sono più tollerabili. La ASL BA come tutte le Pubbliche Amministrazioni dovrebbe essere una “casa di vetro” nella quale il rispetto delle regole e delle norme dovrebbe essere la prima regola che deve essere rispettata a partire dalla Direzione Generale e a cascata da tutti i Dirigenti.

Inoltre la S.V. ha cercato maldestramente di “legalizzare” la condizione di completa anarchia in cui versa la ASL BA attraverso l’attribuzione di “pieni poteri” ai Dirigenti delle Macrostrutture che quindi verrebbero autorizzati ad agire al di fuori di norme e regolamenti.

Circostanza che sta determinando grande confusione nell’organizzazione delle strutture sanitarie con ricadute estremamente negative nell’erogazione delle attività assistenziali oltre che con il concreto rischio di non rispondere alla “domanda di salute” dei cittadini.

Tali anarchici comportamenti si stanno concretizzando sia in materia di trasferimenti di personale che di soppressione di strutture dell’azienda, che vedono contrapporsi peraltro anche i dirigenti dell’azienda. L’ultimo esempio è rappresentato dalla decisione del Direttore Medico ff. dell’Osp. di Monopoli (sulle Macro Strutture rette da facenti funzione in questo momento di emergenza probabilmente andrebbe fatta una seria valutazione) di chiudere l’ambulatorio S.C.A.P. costringendo il Direttore del Dipartimento della Attività Territoriali ed il Direttore del DSS12 ad intervenire formalmente per mantenere aperta la struttura, senza contare che attualmente si è ancora in presenza di un lavoratore CPS Infermiere trasferito da un reparto con gravi carenze di personale all’Ufficio del Medico Competente in una conclamata posizione di esubero, certificata dallo stesso Dirigente responsabile dell’Ufficio del Medico Competente come da sua formale segnalazione con la quale evidenziava di non avere bisogno di questa ulteriore unità e che rappresentava anche un evidente spreco di danaro pubblico.

Analogo comportamento è stato assunto dal Direttore Medico ff. dell’Ospedale Di Venere per altre disposizioni di trasferimento di personale in aperta violazione del regolamento aziendale che prevede che le disposizioni siano munite anche della firma del Dirigente delle Professioni Sanitarie oltre che rispettare l’avviso di mobilità interna pubblicato dalla ASL BA e frutto di specifico accordo sindacale secondo la vigente normativa, ed anche in questo caso alcuni trasferimenti hanno trovato la formale opposizione dei Dirigenti Medici non disponibili ad accettare personale in esubero alle Unità Operative, considerandolo spreco di danaro.

Segnalazioni di trasformazioni in U.O. in area grigia e area Covid pervengono dal Presidio Ospedaliero San Paolo, in spregio alle più elementari norme per la sicurezza di operatori e cittadini, idem dicasi per l’Ospedale Perinei di Altamura dove ci scrivono di attivazioni posti letto Covid con carenza di DPI per gli operatori trasferiti in quest’area.

A fronte delle nostre reiterate segnalazioni la S.V. ha sempre risposto chiedendo tempo e impegnandosi a revocare tutte le disposizioni di servizio illegittime, ma purtroppo ciò non è mai avvenuto.

Per quanto sopra esposto le scriventi DICHIARANO da subito lo STATO di AGITAZIONE di tutto il personale della ASL BA, interrompono le relazioni sindacali ed indiranno una manifestazione di pubblica protesta nei pressi della Presidenza della Giunta Regionale per il giorno 2 febbraio 2022, per chiedere la sostituzione del Direttore Generale della ASL BA.

Distinti saluti.

F.to

CGIL FP – LONIGRO

CISL FP – SCHINCO

UIL FPL – LONGO

FIALS – ALBENZIO

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