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martedì, Aprile 30, 2024
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Cgil, Cisl, Uil e Fials minacciano l’agitazione del personale dell’Asl di Bari.

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I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials a testa bassa contro l’Asl di Bari: basta togliere fondi ai lavoratori della sanità.

I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials non ci stanno e annunciano la mobilizzazione generale a Bari. Ne parlano apertamente in una nota inviata agli organi di informazione e che qui appresso proponiamo per intera. L’ASL barese è avvisata, basta togliere fondi ai lavoratori della sanità o utilizzarli per fini impropri.

La missiva di Cgil, Cisl, Uil e Fials: ora basta, verso lo sciopero!

Nella riunione odierna la Direzione della ASL BA ha prospettato la necessità di trasferire oltre 5,6 Mln di euro dal Fondo di cui art.81 del CCNL 18.5.2018 (Fondo premialità e fasce) al Fondo previsto dall’art.80 (Fondo condizioni di lavoro e incarichi) dello stesso CCNL per l’incapienza del fondo e che il Collegio dei Sindaci Revisori per poter esprimere il proprio parere ha bisogno che la contrattazione definisca l’utilizzo di tutte le risorse presenti nei Fondi.

Come OO.SS. abbiamo ribadito quanto già contrattato nella seduta del 22 novembre scorso, unitamente alla RSU, quando abbiamo già negoziato 850.000 euro da destinare a nuove Progressioni Economiche Orizzontali (fasce) per l’anno 2021, quindi un ulteriore 50% del personale sugli aventi diritto potrà usufruire della fascia a decorrere dal 1 gennaio 2021 e su questo abbiamo preteso dalla Parte Pubblica il rispetto degli accordi già assunti.

Sullo splafonamento del Fondo art.80 per remunerare le condizioni di lavoro e gli incarichi, la posizione delle OO.SS. è chiara: non si utilizzano le risorse ancora disponibili del Fondo “fasce e premialità” per coprire il pagamento delle prestazioni lavorative svolte nel 2021 per fronteggiare l’emergenza covid ovvero per garantire il salario accessorio al personale assunto in aggiunta alla dotazione di personale in servizio al 31 dicembre 2018.

Atteso che per le scriventi:
– le ore di lavoro straordinario non coperte dalla capienza del fondo, in modo particolare per l’emergenza covid, non possono essere finanziate dal fondo art.81 bensì da risorse aggiuntive Regionali o aziendali;
– in piena pandemia i dipendenti hanno profuso il massimo sforzo per assicurare la continuità dei servizi e ad oggi non hanno ancora ricevuto il saldo sul c.d. “bonus COVID”, in applicazione dall’accordo Regionale del 28 maggio 2020;
– i servizi di nuova istituzione, necessari per le criticità organizzative e la campagna vaccinale COVID vanno finanziati con risorse aggiuntive derivanti dal confronto regionale di cui all’art.6 del CCNL 2016-2018;
– ancorché numericamente insufficiente, il personale in servizio nel 2021 risulta superiore al personale in servizio al 31/12/2018, per cui in applicazione del “Decreto Calabria” (art.11, comma 1, della Legge n.60/2019) i Fondi vanno incrementati in deroga a quanto previsto dall’art.23, comma 2, del D. Lgs. n.75/2017, e questa non può essere una facoltà ma è una necessità nonché un obbligo di legge.

Con queste motivazioni le scriventi OO.SS. oggi hanno dichiarato che non intendono abdicare al loro ruolo di agenti contrattuali, consegnando ad altri soggetti il compito di stabilire l’utilizzo delle risorse accessorie dei fondi art.80 e art.81 del CCNL, per cui QUESTE Segreterie hanno comunicato di non avere alcuna intenzione di autorizzare il travaso di oltre 5 mln. di euro dal Fondo art. 81 al Fondo art. 80 anzi, al contempo dichiarano lo stato di agitazione del personale della ASL BA e se entro martedì 14 dicembre 2021 i dipendenti non avranno contezza del buon esito dell’iter dell’attribuzione della c.d. “fascia” e della cristallizzazione dei Fondi contrattuali, daranno corso alla mobilitazione e terranno un sit-in dei lavoratori della ASL BA davanti alla sede della Presidenza Regione Puglia.

CGIL FP
CISL FP
UIL FPL
FIALS

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