Il lucroso business dei Corsi di Preparazione per gli Esami Universitari: tariffe fino a 3.000 Euro. Aspiranti Medici, Odontoiatri, Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Fisioterapisti, Veterinari e Professioni Sanitarie spendono cifre elevatissime per superare il test di preselezione.
Il settore dei corsi preparatori per gli esami universitari, in particolare per l’accesso alle facoltà di Medicina e Chirurgia (compresi i CDL delle Professioni Sanitarie), sta diventando un lucrativo affare, con corsi biennali che possono arrivare a costare fino a 3.000 euro. Questa pratica è particolarmente diffusa negli atenei privati, che hanno il vantaggio di poter scegliere quando organizzare i test di ammissione.
Il Ministero dell’Università sembra esitare nel regolare questa pratica, consentendo agli atenei privati di continuare con i test di accesso e attirare un gran numero di iscritti. A differenza degli atenei pubblici, che hanno un calendario fisso per i test di ammissione, gli atenei privati possono organizzarli in date più convenienti.
La consigliera del partito democratico, Eleonora Mattia, ha sollevato la questione, sottolineando che oltre alle tariffe salate dei corsi preparatori, la sola iscrizione all’esame universitario può costare dai 180 ai 340 euro. Inoltre, i corsi biennali di preparazione possono arrivare fino a 3.000 euro, un investimento significativo per gli studenti e le loro famiglie.
Alcuni atenei privati stanno organizzando test di ammissione nelle prossime settimane, e coloro che superano tali test devono immatricolarsi immediatamente per garantirsi un posto. Questo comporta un primo pagamento consistente pochi giorni dopo aver superato l’esame.
Il dibattito sull’accesso all’università e sulle pratiche commerciali connesse continua, mentre il Ministero dell’Università sembra essere in fase di valutazione su come affrontare questa situazione.
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