Giornalista russa internata in ospedale psichiatrico per aver raccontato gli attacchi di Mariupol. Maria Ponomarenko è stata arrestata poco dopo aver pubblicato la cronaca dei fatti di Mariupol.
In barba ai diritti umani, la giornalista russa Maria Ponomarenko è stata arrestata e adesso internata in un ospedale psichiatrico.
Come in ogni finta democrazia, ancora una volta è la salute mentale a fare da grande tappeto sotto al quale nascondere la scomoda polvere della libertà di espressione.
A farne le spese è la collega Maria Ponomarenko, giornalista russa che ha raccontato per Rusnews il vile attacco al teatro a Mariupol da parte dell’esercito di Putin, cronaca che già le era costato l’arresto lo scorso 23 aprile.
Come fanno sapere dal giornale “In questo momento la nostra collega si trova nell’Ospedale Psichiatrico Clinico Regionale di Altai, situato a Barnaul in via Suvorova, 13”.
Una vergogna che la comunità internazionale non può permettersi di ignorare. Una chiara dichiarazione di come il regime di Putin vede la libertà di stampa.
La nostra redazione, nel suo piccolo, esprime vicinanza alla collega, ai suoi affetti e a tutti i giornalisti russi che vivono questo clima di repressione sistematica.