L’incarico di posizione. Tra le novità del nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro di Infermieri, Ostetriche e Professioni Sanitarie. Ecco quanto si guadagna in più.
Da settimane stiamo parlando di nuovo contratto di lavoro del Comparto Sanità e nello specifico del CCNL 2019-2021 in dirittura d’arrivo. Abbiamo discusso dei pro e dei contro e abbiamo dato spazio alle voci più disparate. Oggi vogliamo rispondere a chi ci chiede sulle novità introdotte nel nuovo accordo tra sindacati e Governo (mediante l’ARAN). Tra quelle in assoluto vi sono gli incarichi volti a valorizzare l’Infermiere, l’Ostetrica e le altre Professioni Sanitarie.
Tra gli altri troviamo:
- incarico di posizione, per il solo personale inquadrato nell’area di elevata qualificazione;
- incarico di funzione organizzativa, per il solo personale inquadrato nell’area dei professionisti della salute e dei funzionari;
- incarico di funzione professionale, per il personale inquadrato nell’area dei professionisti della salute e dei funzionari, nell’area degli assistenti e nell’area degli operatori.
In base alla complessità degli incarichi è riconosciuta anche un corrispettivo economico interessante. Andiamo a scoprire di cosa di tratta e a quanto ammonta.
Parliamo del cosiddetto “incarico di posizione”.
Esso è conferito essenzialmente per medi periodi e sono a tempo determinato (5 anni). Può essere attribuito anche a personale in comando o in distacco momentaneo, con durata inferiore. Possono essere attribuiti anche ai neo-assunti dopo il superamento del periodo di prova o nel caso in cui non è previsto tale superamenti. A conferirlo per iscritto e con dovuta motivazione è sempre il Direttore Generale dell’ASL o dell’Azienda Ospedaliera, che deve indicare i criteri di scelta, le linee di attività, le procedure valutative, il trattamento economico e ovviamente i fini dell’incarico (gli obietti di raggiungere nel breve, medio e lungo periodo). Ovviamente possono essere rinnovati, ma in presenza di valutazione positiva e in assenza di richiami/sanzioni disciplinari.
Chi ha un incarico di posizione può assumere anche funzioni di coordinamento o specialistici. In questo caso occorre rispettare i requisiti di accesso all’area della elevata qualificazione e ovviamente quelli prescritti all’art. 6 della Legge 43/2006.
Incarico ad altro collega in assenza del titolare.
In caso di mancanza del titolare dell’indennità di posizione l’Azienda può decidere di affidare temporaneamente e ad interim l’incarico ad altro collega. Ovviamente la corresponsione dei proventi è legata alla valutazione positiva dell’incarico (con una premialità pari al 20%). In questo caso non possono essere superati i 12 mesi.
Se il titolare dell’incarico è assente per lunghi periodi lo stesso può essere assegnato ad altro collega, con disposizione sempre del Direttore Generale dell’Ente.
Ma quanto si guadagna con l’incarico di posizione?
Chi è titolare dell’indennità di posizione, tra parte fissa e parte variabile, oscilla tra i 10.000 e i 20.000 euro lordi annui, suddivisi per 13 mensilità.
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