Gaza, Medici e Infermieri: Situazione ospedaliera apocalittica. Professionisti degli ospedali del sud del Paese raccontano le morti indirette della guerra.
La Guerra a Gaza porta morte anche oltre i proiettili. L’esodo verso il sud della striscia da parte della popolazione ha portato al collasso del già insufficiente sistema sanitario.
Si riscontrano da più parti testimonianze disperate di Medici e Infermieri impegnati nelle strutture ospedaliere. Queste erano già in situazione di forte difficoltà al di là di questa crisi umanitaria ma nelle ultime ore si sono visti quasi raddoppiare le persone da assistere.
Questo a causa del forte esodo verso il sud del paese, dovuto all’annuncio da parte delle forze militari israeliane di un’imminente attacco di terra nel nord della striscia.
Di questo gran numero di nuove persone da assistere, la maggior parte sembrerebbe essere costituita da pazienti sfollati dai presidi ospedalieri appunto del nord dell’area.
Ma un’altra grossa fetta di nuovi arrivi è rappresentata da persone che hanno avuto malori durante lo sfollamento, dovuti anche alla pressione delle forze di Hamas, che hanno cercato di ostacolare e impedire ai cittadini di spostarsi verso sud.
La situazione sta scoppiando e a questo si aggiungono le aumentate difficoltà a reperire medicinali, presidi e risorse energetiche.
Se l’OMS ha annunciato il rischio di uno sviluppo imminente di epidemie fra i malati ed i sani, i medici sul campo hanno dichiarato che il tasso di mortalità quintuplicherà sicuramente nelle prossime ore.
La disperazione è ormai una condizione normale nella striscia. Uno dei tanti effetti orribili della guerra.
