Ha 67 anni, R., capelli nero corvino, alta, magra. Il suo viso è scavato. Ogni tanto gli occhi diventano lucidi forse qualche brutto pensiero riaffiora tra i ricordi… qualche preoccupazione.
Tutti in paese le vogliono bene, è una donna rispettosa ed aiuta sempre tutti. Accudisce il marito durante la malattia, educa i figli al meglio e cerca di non fargli mancare nulla. L’amore per gli altri è il suo motore. La casa è uno specchio…
I figli sono rispettosi educati e sempre in ordine… Resta vedova, forse troppo presto. Non era ancora pronta. Qualcosa si sgretola… Qualcosa non torna, qualcosa manca. MA QUALCOSA RESTA…
E allora la vedi li, tra un tavolo e l’altro, che passa con cura la pezza umida… li guarda contro luce…. c’è ancora qualche macchia…
Sposta le sedie, le mette affilate contro il muro, “no, non mi piace” sussurra… e le sposta di nuovo. Ti si avvicina… Cerca approvazione, tu le dici “Brava, ottimo lavoro”. Lei sorride e va via…
Poi torna, mette a posto la copertina sulle gambe di un nonnino… Accarezza la testa di un’altra nonna. Ha tutto sotto controllo.
È tutto ordinato, pulito come vuole lei… “I “criatur” stann a post”…
Si R., stanno a posto ed è tutto perfetto, come te…
[…] La signora dai capelli nero corvino e quella copertina sulle gambe del Paziente anziano. proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]
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