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Coronavirus: il Nord sigillato. L’Italia è spaccata in due. E ora al Sud si ha paura.

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L’emergenza Coronavirus ha spaccato in due l’Italia. Il Sud ora ha paura e cerca di bloccare i rientri dal Settentrione e dalle aree a rischio. Quarantena per chi scende dal Nord.

La chiusura delle Università e l’emergenza Coronavirus in Lombardia, Veneto, Piemonte, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna stanno mettendo in fibrillazione il Meridione d’Italia. La paura fa novanta al Sud, dove si stanno studiando decreti ed ordinanze che costringeranno chi scende dal Nord ad una quarantena forzata, anche se volontaria.

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Veniamo alla cronaca dell’ultima ora. Ieri è stata annunciata la terza vittima del Coronavirus. Una paziente oncologica morta all’ospedale di Crema. Mentre l’epidemia accelera. Più che raddoppiati i contagiati rispetto a ieri: sono 149 (esclusi i decessi). Entreranno in funzione dalle 7 i varchi di controllo, in entrata e in uscita, a Vo’ Euganeo, paese epicentro della diffusione del Coronavirus in Veneto. Si tratta di una delle misure di contenimento del rischio di contagio decisa venerdì sera con decreto del Governo. Saranno otto i varchi attivati nelle strade di accesso al Paese, controllati da personale dell’Esercito e delle forze dell’ordine.

L’Italia sale al terzo posto nella classifica mondiale per numero di casi, dopo Cina e Sud Corea. E il Nord si mette sotto quarantena per provare a frenare l’avanzata del Covid-19: stop a scuole, università, messe, pub, discoteche.

Le aziende pensano allo smart working per far lavorare da casa i dipendenti. Per gli 11 paesi delle zone focolaio è poi scattato il cinturamento: posti di blocco delle forze dell’ordine impediscono l’ingresso e l’uscita degli abitanti (circa 50mila in tutto).

Il premier Giuseppe Conte ha passato tutta la domenica nella sede della Protezione civile e prova a rassicurare: “sono sorpreso dall’esplosione dei casi, ma la linea della massima precauzione ha pagato, anche se sembrerebbe di no. Non bisogna affidarsi al panico, ma seguire le indicazioni delle autorità”.

Il Governo stanzia altri 20 milioni per fronteggiare l’emergenza. Il capo dello Stato Sergio Mattarella ha firmato il decreto con le misure speciali approvato la scorsa notte dal Cdm.

La TERZA VITTIMA è di nuovo una persona anziana, che era ricoverata da alcuni giorni nel reparto Oncologia dell’ospedale di Crema. Ed è sempre la LOMBARDIA la regione con il più alto numero di contagiati, 112, compresi i due morti. La Regione ha disposto la chiusura di scuole, università, musei. Sospese le messe. Porte sbarrate al Duomo di Milano (per i turisti) ed alla Scala. Stop a tutti gli eventi in programma. Restano aperti i negozi, ma non i bar ed i locali notturni, off limits dalle 18 alle 6. Le misure varranno per una settimana. “Se la situazione dovesse degenerare – ha spiegato il governatore Attilio Fontana – si potrebbero assumere iniziative più drastiche e rigorose” sul modello di quelle che in Cina sono state adottate “a Wuhan”.

Il premier Conte ha fatto sapere che le persone sfuggite dalla quarantena sono state “individuate e sono sottoposte a controllo delle asl locali”.

E nel capoluogo lombardo è corsa al cibo. I supermercati sono stati presi d’assalto dai milanesi.

Un dermatologo del Policlinico di Milano è risultato positivo al Coronavirus e si trova ora ricoverato all’ospedale Sacco. Si tratta del primo contagiato in città.

Prova a chiudersi anche il VENETO, 22 contagiati, compresa la vittima (25 secondo la Regione, che include dei casi non ancora definiti). Il presidente Luca Zaia, ha firmato un’ordinanza per bloccare tutte le manifestazioni pubbliche, scuole e musei fino all’1 marzo. Si ferma anche il Carnevale di Venezia, dalle 24 di oggi. “E’ il provvedimento più grave che ho mai preso. Chiediamo la comprensione dei cittadini”, ha commentato Zaia.

Misure analoghe anche in Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige – dove oggi si sono registrati i primi tre casi positivi, dei turisti lombardi – Liguria ed Emilia Romagna.

FS, RIMBORSI A CHI RINUNCIA AI VIAGGI. Il gruppo Fs prevede tra le misure attivate per l’emergenza Coronavirus anche “la definizione, in corso, di termini e modalità del rimborso in bonus per chi rinuncia al viaggio per tutte le tipologie di biglietto acquistate”. Inoltre sui treni verranno installati “dispenser di disinfettante per mani” e al personale sarà consegnato l’equipaggiamento protettivo (mascherine con filtro e guanti monouso”. Lo stesso provvedimento che è stato preso anche da Italo.

Fonte: Ansa.it – AssoCareNews.it

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