Quella pianta miracolosa. Fiori di Bach: cosa sono. Cosa dicono gli studi. Funzionano davvero?
I fiori di Bach sono una medicina alternativa ideata dal medico britannico Edward Bach tra il 1928 ed il 1930. Al riguardo, Bach sosteneva la necessità che tale forma di terapia dovesse essere semplice ed accessibile a tutti, in quanto a suo dire chiunque avrebbe le potenzialità e le sensibilità necessarie per effettuare autodiagnosi ed autopratica.
Sosteneva inoltre che la terapia dovesse avere carattere preventivo e scevra di effetti collaterali. Alla base della floriterapia di Bach è il principio secondo il quale, nella cura di una persona, devono essere prese in considerazione soltanto le sue emozioni e la sua personalità, le quali determinerebbero il sintomo manifesto nel fisico: il singolo fiore sarebbe in grado di dare il via al processo di trasformazione dell’emozione negativa nel suo tratto positivo, con una conseguente scomparsa del sintomo fisico, essendo quest’ultimo ritenuto il disturbo finale di un disagio originatosi ad un altro livello, molto più profondo.
Ripetute e approfondite ricerche mediche e scientifiche non hanno tuttavia dimostrato alcun effetto terapeutico dei fiori di Bach, se non quello autosuggestivo dell’effetto placebo. Secondo i sostenitori, i rimedi floreali scoperti da Bach rilascerebbero nell’acqua, se trattati opportunamente, la loro energia o memoria. I fiori di Bach sono anche impiegati dagli psicologi e medici che adottano le terapie alternative, come l’omeopatia.
“Ma questi fiori hanno una reale efficacia o tendono solo a suggestionare?”
Per poter rispondere in maniera esaustiva a queste domanda occorre, ovviamente, documentarsi sulle ricerche effettuate. Per poter testare l’efficacia di un metodo terapeutico, la metodologia d’elezione è il trial controllato randomizzato (RCT). E’ uno studio nel quale i pazienti sono assegnati in modo casuale per ricevere un intervento clinico. Uno di questi interventi sarà lo standard di paragone o di controllo. Il controllo può essere una pratica standard, un placebo o nessun tipo di intervento.
Un articolo del 2010 pubblicato sulla rivista Swiss Medical Weekly ha esaminato i sette RCT condotti sino ad allora sull’efficacia dei fiori di Bach. Quattro RCT hanno valutato l’efficacia della floriterapia nel diminuire l’ansia in tipologie diverse di soggetti e principalmente in studenti alle prese con esami o pazienti sottoposti ad interventi chirurgici. Il gruppo sperimentale assumeva il fiore di Bach opportuno mentre il gruppo di controllo, assumeva semplice acqua. Nessuno dei quattro studi ha evidenziato differenze tra chi assumeva i fiori e chi invece l’acqua. Tra questi, un solo studio ha rilevato che in entrambi i gruppi vi fosse una diminuzione dello stress da esame.
Si concluse quindi che i fiori di Bach agivano come placebo ma senza un reale effetto specifico. Non va comunque tralasciato che l’effetto placebo è presente in ogni tipo di terapia. Qualsiasi farmaco, così come per qualsiasi intervento psicologico, produce dei cambiamenti non dovuti alla terapia in sé ma al fatto che la persona stia assumendo qualcosa o, stia seguendo un percorso terapeutico. Questo è l’effetto placebo: un miglioramento indotto dalle aspettative positive del paziente.
[…] Fiori di Bach: cosa sono e come funzionano? proviene da AssoCareNews.it – Quotidiano Sanitario […]
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