Oltre il bisturi, un grande team: pazienti in ottime mani!
Femminilità e dignità, corpo e psiche, sono le prerogative dell’U.O. di Chirurgia Plastica del nosocomio leccese Vito Fazzi dopo un intervento per asportare un carcinoma al seno.
A traghettare il reparto c’è il direttore facente funzioni Vincenzo Albanese, che ci tiene a sfatare un luogo comune legato alla chirurgia plastica: “La chirurgia ricostruttiva oncologica è il nostro obiettivo. L’estetica è certamente importante, perché la mammella è un organo fondamentale per la femminilità e la sessualità della donna, ma non è il fine ultimo”.
“Sono ancora tante le donne che si affidano a centri del Nord – sentenzia Albanese – dove eseguono la stessa topologia di interventi ed addirittura più di qualcuna giunge alla nostra osservazione per insoddisfazione del risultato”.
“Le tecniche ricostruttive sono varie – asserisce il chirurgo – e la scelta che facciamo dipende dalla situazione che residua dopo una mastectomia radicale o un intervento più conservativo”.
“La nostra attività – rimarca – si svolge all’interno della Breast Unit. Qui le pazienti sono valutate dal senologo e dalle altre professionalità coinvolte, poi i casi chirurgici vengono indirizzati alla nostra unità che li prende in carico per stabilire i successivi passaggi.
La paziente viene seguita anche dopo l’intervento, non viene abbandonata a se stessa. Si esegue un follow up fino a dieci anni, per rivedere la mammella e controllarla. Anche le protesi vanno controllate periodicamente, poiché al di là delle alterazioni strutturali possibili, possono comunque dare qualche problema”.
Non solo casi oncologici, però, perché la Chirurgia Plastica si occupa di molto altro: “Siamo orientati verso la ricostruzione oncologica post-chirurgica della mammella – conferma il direttore – ma siamo anche specializzati nella prevenzione, trattamento e cura dei melanomi, microchirurgia di elezione, chirurgia della cute, della mano o quella post-traumatica del volto e degli arti”.