I no vax sono da isolare. Tra centri sociali e neofascismo, il diritto di pensiero maschera azioni estremiste e logiche dittatoriali.
Il popolo no vax è da isolare, se non si è già isolato da solo.
Gli atti di rabbia scatenata alla sede CGIL e al Pronto Soccorso Umberto I di Roma sono solo gli ultimi segnali di un movimento che ormai ha perso le sue redini e che si fa controllare da gruppi politici estremisti camuffati.
Lo avevamo affermato a inizio settembre, avendo purtroppo ragione.
Ma erano previsioni molto facili, perchè la pressione stava crescendo in maniera evidente ed era facile arrivare ad atti criminali, violenti e barbari.
All’interno di questo movimento si trova di tutto: dal benestante al membro del centro sociale, dal neofascista all’iscritto alle associazioni per la tutela delle persone gender fluid.
Un’accozzaglia di spiriti uniti solo dalla ribellione alle regole sociali e dalla volontà di mascherare con il diritto di pensiero l’arroganza estremista.
La stessa che giustifica la violenza e il non rispetto della legge.
La politica adesso dovrà agire. Il tempo per procrastinare le responsabilità è terminato, l’opinione pubblica è scossa e la cronaca di questi giorni necessita di risposte.
Queste persone vanno isolate. Prima che muoia qualcuno. Perchè potremmo storcere il naso quanto si vuole, ma le piazze italiane non sono nuove a tragedie consumate durante le manifestazioni.
Basta conoscere la storia per trovarne tanti, tanti esempi.
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