Speciale OSS. Per la Coordinamento Nazionale UIL di categoria si va verso la scomparsa degli Operatori Socio Sanitari a favore della nuova figura XX.
In data 2 maggio alle ore 16 si è svolto in videoconferenza il programmato incontro con i Coordinatori Regionali nell’ambito della audizioni già concordate per la verifica e il confronto delle bozze di revisione del Profilo dell’Operatore Socio Sanitario e della istituzione del nuovo Profilo di carattere sanitario.
Coordinano i lavori Fulvia Murru, Coordinatrice nazionale per la Sanità, e Simone Selvaggio, Coordinatore Nazionale per le attività formative di UIL Fpl.
L’incontro in oggetto ed i successivi, sono propedeutici per le audizioni della Commissione Salute della Conferenza Stato Regione con l’obbiettivo di fare sintesi sulle tesi e le osservazioni del Coordinamento.
I Coordinatori presenti concordano sul momento cruciale per la figura professionale e sulla necessità di valutare attentamente non solo i contenuti dei progetti presentati, ma anche le ricadute sulla organizzazione dei servizi sanitari e sulla pianificazione degli interventi che subiscono un notevole cambiamento in seguito ali’ introduzione della nuova figura.
Si parte dall’analisi della bozza di revisione dell’Oss che risulta inflattiva rispetto al testo precedente, in termini di formazione e di attività precedentemente indicate nell’allegato A in riferimento al supporto gestionale, organizzativo e formativo del punto 3) che viene ora trasferito alla nuova figura denominata XX.
In tale intervento si riscontra la volontà di traslare attività di elezione degli OSS e di puntare sulla nuova figura in termini non solo di attività prettamente infermieristiche, ma anche recuperando interventi prescritti agli OSS, svilendo quindi la professione.
Si ritiene quindi che l’OSS diventerà nel tempo una figura ad esaurimento, mentre le richieste e le ipotesi finora analizzate erano indirizzate ad una riforma che implementasse le attività e la formazione e restituisse un inquadramento contrattuale adeguato.
Tuttavia si riconosce che questa nuova figura rappresenta una possibilità nuova per gli Oss di accrescere in competenze e si concorda, in massima parte, sulla necessità di intervenire per ampliare la possibilità anche agli OSS già operanti e privi del diploma di scuola media superiore.
Altri interventi pongono l’accento sulle conseguenze che questa scelta avrà per la categoria degli Infermieri poiché molte delle attività tipiche della loro professione verranno attribuite ad altre figure, privandoli ancor di più del contatto con i pazienti e adattandoli maggiormente ad un ruolo di pianificazione delle attività ed intervento verso le acuzie.
E’ chiaro a tutti che la necessità, mai nascosta dai rappresentanti delle Regioni, è quella di sopperire alla carenza infermieristica con personale che avrà, in ogni caso, un minor costo economico, ma si chiede nuovamente che questa volontà non sia ancora a carico degli Operatori o della nuova figura e soprattutto che vi sia chiarezza di ruoli, ambiti di intervento, responsabilità.
Si ribadisce la richiesta di insistere per un Registro Nazionale e di riconoscere contrattualmente l’OSS tutor ampliando le possibilità di progressione verticale del CCNL Sanità.
Il Coordinamento attende gli esiti del successivo incontro con la Commissione Stato Regioni e Provincie autonome di Trento e Bolzano e rinvia al prossimo confronto.
La Coordinatrice Nazionale OSS
Barbara Facco
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