OSS ha un arresto cardiaco dopo 36 ore di lavoro in tre giorni: “Non mi sento bene” e si accascia in mezzo al reparto.
OSS ha un arresto cardiaco dopo 36 ore di lavoro in tre giorni.
A costringere il collega a questo tour de force è stata l’assenza per malattia di molti suoi colleghi di reparto, contagiati dalla variante Omicron.
Salvo, Operatore Socio Sanitario di 48 anni, si è accasciato al suolo quando stava per finire il terzo turno da 12h in altrettanti giorni consecutivi.
Secondo quanto ci hanno raccontato i colleghi infermieri e oss, il collega non sembrava in forma già da inizio turno e da circa un’ora prima dell’evento si presentava pallido e spossato.
“Non mi sento molto bene” avrebbe detto negli istanti precedenti alla perdita di sensi.
Per sua fortuna era in compagnia dell’altra OSS, che ha subito dato l’allarme ed ha avviato le manovre di soccorso. La prognosi è riservata ma ci dicono che il collega si rimetterà.
E noi gli facciamo i migliori auguri di pronta guarigione.
Ma l’evento deve far riflettere ed è l’ennesima esasperata dimostrazione delle difficilissime condizioni in cui stanno lavorando i colleghi in tutta Italia.
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