Mancano gli Operatori Socio Sanitari (OSS) all’Ospedale Ruggi di Salerno: è diventata una situazione sempre più critica.
Negli ultimi mesi, l’ospedale Ruggi di Salerno si trova ad affrontare una grave carenza di Operatori Socio Sanitari (OSS) a causa del pensionamento di numerosi professionisti. Questa situazione critica ha reso impossibile garantire i livelli essenziali di assistenza, con un solo OSS presente sia nei turni pomeridiani che notturni. Basilio Maiorino, rsu della CGIL all’ospedale di Salerno, spiega che questa carenza colpisce soprattutto i reparti ad alta attività assistenziale, come Medicina di urgenza, Pronto Soccorso, Chirurgia vascolare, Neurologia/Stroke Unit, Pediatria, Nefrologia e Neurochirurgia.
L’OSS riveste un ruolo fondamentale nell’équipe sanitaria, lavorando in stretta collaborazione con altri professionisti del settore. Tuttavia, la mancanza di OSS costringe gli infermieri a svolgere mansioni al di fuori delle loro competenze, occupandosi di attività alberghiere e di igiene del paziente. Questo sovraccarico di compiti, se protratto nel tempo, può compromettere la qualità dell’assistenza fornita e aumentare il rischio di errori.
Maiorino mette in evidenza che tale situazione non solo mette a rischio la salute e il benessere dei pazienti, ma può anche portare l’azienda ospedaliera a dover affrontare conseguenze legali, come il risarcimento del danno non patrimoniale e il reintegro degli infermieri nelle loro attività specifiche. Pertanto, sollecita l’Azienda a accelerare il reclutamento di nuovo personale per risolvere questa emergenza e garantire un adeguato livello di assistenza.
La carenza di OSS all’ospedale Ruggi di Salerno è una sfida che richiede un intervento urgente da parte delle autorità sanitarie competenti, al fine di garantire la sicurezza e la qualità delle cure offerte ai pazienti.
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