Un Infermiere, Fabio Capulli, nella squadra che ha salvato una 25enne speleologa nella grotta del Falco a Carleto Monforte.
Fabio Capulli, infermiere in servizio presso la Struttura complessa di Rianimazione dell’Ospedale di Foligno, ha partecipato all’intervento di salvataggio di una 25enne speleologa campana rimasta bloccata, dopo un infortunio, nella grotta del Falco a Corleto Monforte. Capulli è uno dei trenta sanitari in Italia ad essere formati per gli interventi nelle grotte. È membro del Soccorso alpino e speleologico dell’Umbria 2, in forza al “San Giovanni Battista”.
Ricevuto l’alert che informava dell’operazione in corso e della necessità di ulteriori forze, Capulli non ci ha pensato due volte ed è partito, insieme ad un medico romano, alla volta della Campania. Non prima, però, di confrontarsi con il coordinatore infermieristico dell’ospedale folignate, Emanuele Stinchi che, insieme ai colleghi, lo ha sostituito in reparto nel turno di notte.
Lunedì sera, quindi, l’infermiere di origini aquilane ha raggiunto Salerno e ha partecipato alle operazioni di soccorso grazie alle quali la 25enne è stata tratta in salvo. Il ritorno in superficie nella giornata di Ferragosto, dopo che la speleologa era stata visitata e stabilizzata per poi essere recuperata con una barella e portata fuori dalla grotta dalle squadre del Soccorso alpino e speleologico per poi essere trasferita in ospedale.
La giovane era insieme ad alcuni amici quando è scivolata, riportando un trauma ad un arto inferiore. In suo soccorso – come detto – il Soccorso alpino e speleologico della Campania, al quale si sono poi aggiunti i reparti di altre regioni, tra cui – appunto – quello dell’Umbria. A coordinare le operazioni i vigili del fuoco.
Capulli ha raccontato la sua esperienza: “È stato un intervento molto impegnativo, sia dal punto di vista fisico che psicologico. Ma siamo riusciti a portare a termine la nostra missione e a salvare una vita. Questo è ciò che conta”.
Il lavoro di Fabio Capulli è un esempio di grande professionalità e dedizione. È un orgoglio per la nostra comunità avere persone come lui che sono disposte a rischiare la propria vita per salvare quella degli altri.
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