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ULLS 6 Euganea. Cisl FP: “scongiurato ricorso a Infermieri in affitto per due Pronto Soccorsi”.

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ULSS 6 EUGANEA – Scongiurate le esternalizzazioni degli infermieri dei Pronti Soccorso di Piove di Sacco e Cittadella- Soddisfazione della CISL FP: “Il confronto costruttivo ha portato i frutti sperati”.

Marcia indietro dell’ULSS EUGANEA sulle esternalizzazioni dei Pronto soccorso di Cittadella e Piove di Sacco, quanto dichiarato alle Organizzazioni Sindacali dalla Direzione dell’ULSS durante l’incontro del 20 marzo 2024.

I FATTI: L’ impossibilità di reperire medici aveva costretto l’Azienda Euganea a informare le Organizzazioni Sindacali il 7 febbraio 2024 che era costretta ad esternalizzare l’attività di codici minori ( bianchi e verdi e l’attività del Suem 118 Codici Rossi) dei pronto soccorso di Camposampiero, Cittadella e Piove di Sacco. Aveva gia pronti i Capitolati per essere in grado di attivare le esternalizzazioni, nel caso ce ne fosse bisogno, nel più breve tempo possibile. L’eventuale esternalizzazione come previsto dalla normativa doveva durare un massimo di 12 mesi e la gara era studiata per consentire all’Azienda di poter rientrare dalla esternalizzazione anche prima della scadenza.

Se su Camposampiero si era riusciti con fatica e reperire medici dipendenti su Cittadella e Piove di Sacco si è dovuto per scongiurare l’interruzione del servizio a continuare con le cooperative.

La necessità normativa di ricorrere ad “appalti genuini” (che obbliga le amministrazioni ad evitare di utilizzare per erogare lo stesso servizio, personale dipendente e non dipendente) avrebbe costretto l’ULSS, a esternalizzare anche la parte di personale infermieristico oltre a quella medica con una spesa ulteriore di circa 600.000 euro all’anno.

Questa scelta è stata fortemente contestata dalla CISL FP anche in considerazione del fatto che, se da una parte esiste una effettiva difficoltà di reperire personale MEDICO, altrettanto non si può dire per il personale infermieristico di cui l’ULSS 6 dispone di due graduatorie.

Da qui è partita l’iniziativa della CISL FP di sensibilizzazione a livello Regionale e Aziendale per impegnare l’ULSS a trovare soluzioni per scongiurare l’ulteriore ricorso alla privatizzazione delle attività.

La denuncia: “Il ricorso alle esternalizzazioni, annunciate, minacciate e poi necessitate continuano a essere riproposte come soluzioni a tutte le emergenze sanitarie anche in contesti “CORE” dell’Assistenza che mai avremo pensato di vedere consegnati alla gestione privata. – dichiarano Fabio TURATO, Emiliano BEDON e Alessandro PIOVAN della CISL FP – Ribadiamo ancora una volta la nostra netta, risoluta e indiscussa contrarietà a qualsiasi forma di esternalizzazione di servizi, (sanitari o amministrativi che siano). Siamo convinti che l’ULSS EUGANEA disponga di tutti gli strumenti programmatori e possa far fronte a crisi organizzative. Qualsiasi scelta di privatizzazione non potrebbe che portare precarietà del lavoro, perdita di qualità, aumento dei costi e una irreversibile perdita di competenze e dipendenza da soggetti esterni (come successo nei Punti di Primo Intervento di Montagnana, Vigonza e Piazzola sul Brenta non più re- internalizzati).-

-Siamo profondamente preoccupati per la qualità dei servizi offerti da cooperative di professionisti che non si conoscono tra loro, con contratti di lavoro diversi (dipendenti della sanità pubblica e dell’appalto), con le stesse responsabilità professionali ma retribuzioni completamente differenti.- continuano i sindacalisti – Viene spontaneo chiedersi come mai, la Regione contesta all’Azienda il superamento del tetto di spesa e l’aumento dei fondi contrattuali per valorizzare il personale interno denunciando difficoltà finanziarie, e poi autorizzi il finanziamento per pagare professionisti esterni. Chiediamo investimenti sulle risorse umane del sistema sanitario pubblico regionale, chiediamo un potenziamento della sanità territoriale per garantire che ogni cittadino e ogni cittadina abbia accesso a una cura di qualità. Il limite del tetto di spesa del personale

non può rappresentare un ostacolo alle assunzioni per garantire i servizi e pesare ulteriormente sui lavoratori già gravati dalla carenza di personale Per questo chiediamo alla Regione di poter assumere anche sforando il tetto per mantenere i servizi pubblici e fermare le esternalizzazioni.-

Dalla CISL sono partite richieste concrete e formali: “Siamo consapevoli che la salute dei cittadini, in particolare quando si parla di emergenza, possa giustificare scelte organizzative difficili ciononostante non possiamo accettare che questo si traduca in perdita di qualità dei servizi e di diritti dei lavoratori. – Avverte la CISL – E’ necessario unire gli sforzi con azioni concrete per questo abbiamo chiesto all’Amministrazione di impegnarsi per:

  • Mettere in atto tutte le azioni per reclutare medici;
  • Limitare il più possibile il tempo delle eventuali esternalizzazione facendosi garante dellecompetenze professionali del personale della cooperativa;
  • Garantire al personale attualmente in servizio in Pronto Soccorso il mantenimento del posto di lavoroper non disperdere l’alta professionalità e la specialità;
  • Aprire il confronto con i preposti alla sicurezza (gli RLS e RSPP) per il governo della sicurezza e delrischio anche per condividere procedure per la gestione del rischio clinico e la responsabilitàprofessionale legate alla frammentazione dei contratti di lavoro dovuti;
  • Attivare subito un tavolo tecnico per analizzare eventuali alternative organizzative;
  • Dare il via ad un tavolo paritetico con i lavoratori dei p.s. per gestire tutte le problematiche chepossano presentarsi nelle attività in particolare quelle promiscue;
  • Attivare subito un indagine di clima per supportare i lavoratori in questo grave momento.”Inoltre la Regione si deve far carico di dare indicazione e linee di indirizzo certe e omogenee su tutto il territorio regionale per evitare che le Aziende sanitarie siano lasciate sole ognuna a prendete iniziative diverse per affrontare le numerose problematiche organizzative in particolare oggi per i P.S. È necessaria una regia regionale.L’ULSS non ha fatto attendere la propria risposta, il 14 marzo con nota scritta a firma del Dott. Paolo FORTUNA ha garantito l’impegno ad “evitare il ricorso ad esternalizzazioni limitando le scelte solo a rari casi in cui vi sia un accertato rischio di interruzione di pubblico servizio e solo dopo aver esperito ogni utili iniziativa riorganizzativa interna”, confermato poi al tavolo sindacale il 20 marzo in cui il Direttore Sanitario e il Direttore Amministrativo hanno informato che si erano trovate le soluzioni legislative per scongiurare l’esternalizzazione del personale infermieristico. Nel frattempo anche sul fronte del personale medico si è cominciato a intravvedere qualche spiraglio: Al concorso di Azienda zero per medici prontosoccorsisti si sono presentate 200 candidature per tutte le ULSS del Veneto che sosteranno le prove dal 25 marzo e questo ci lascia ben sperare anche sulla possibilità di reinternalizzare anche la parte medica.

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