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Rinnovo contratti Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie: FIALS: “nessun rispetto per i lavoratori”.

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Fials: “Questa trattativa sarà conclusa quando verrà dimostrato rispetto nei confronti dei professionisti sanitari”.​

“Crediamo​ che in questo negoziato tutti gli attori, sindacati, ARAN e Comitato di Settore, debbano porre al centro il rispetto verso i lavoratori e professionisti della sanità pubblica – ha dichiarato il Segretario Generale della FIALS, Giuseppe Carbone – i quali hanno sempre dato tanto in termini di lavoro, competenze ed assunzioni di responsabilità. In un sistema sanitario pubblico ormai economicamente non più attrattivo, privo di progressioni di carriera ma che obbliga i dipendenti a sopperire alla carenza di organico e a cui continuamente viene aumentato il carico di lavoro, con il differimento anche di ferie e riposi bisogna rispondere con una serietà di gran lunga maggiore rispetto a quanto fatto fino ad ora”.​

Al centro il rispetto verso i lavoratori, verso quei professionisti che in due anni di pandemia hanno sacrificato tutto, in alcuni casi anche la vita. “Rispetto – prosegue Carbone – verso chi non si è mai tirato indietro davanti al proprio dovere di operatore della salute e che oggi chiede a gran voce che vengano riconosciuti i propri diritti, diritti semplici che dovrebbero sempre essere garantiti come il riconoscimento professionale e sì, anche quella gratitudine che in tanti hanno promesso chiamandoli anche “EROI”.​

“Ecco perché – chiarisce il leader della Fials il dibattito tra le parti sul rinnovo del ccnl sanità deve avere come focus​ la retribuzione e il nuovo rapporto di lavoro, è così che rendiamo concreta la responsabilità e il rispetto di noi tutti verso questi operatori, verso i loro diritti, e non possiamo certo lasciare indefiniti importanti aspetti normativi ed economici, nella logica di lasciare porte socchiuse ad interpretazioni locali nelle diverse Aziende Sanitarie, poiché questo non giova al sistema sanitario e inasprisce i rapporti sindacali e le motivazioni professionali”.

Uno dei punti che necessitano di ulteriori chiarimenti è sicuramente quello riguardante il lavoro straordinario che sappiamo bene essere sovrautilizzato dalle aziende sanitarie per sopperire alla carenza di personale, qualora dovesse essere confermata l’aliquota unica, abbassando notevolmente il sistema retributivo attuale, si tratterebbe di una ulteriore mancanza di rispetto nei confronti degli operatori sanitari.

Discorso analogo in riferimento alla pronta disponibilità: non solo non è stata accolta la nostra richiesta di superamento con l’attivazione della turnistica h. 24 ma, allo stato attuale, non vengono nemmeno rispettate le 11 ore di riposo giornaliere​ per garantire ai professionisti sanitari il necessario recupero psico fisico. La pronta disponibilità sarebbe inoltre retribuita, secondo quanto previsto dall’ Aran € 1,80 l’ora – 1 euro netti all’ora – proposta per noi decisamente inaccettabile.
Il nuovo contratto – prosegue Carbone – deve introdurre contenuti e soluzioni innovative introducendo norme che aiutino i sanitari a conciliare lavoro e vita privata. Bisogna puntare sulla flessibilità dei congedi parentali, introdurre un nuovo welfare integrativo aziendale, al di fuori dei fondi contrattuali, che preveda in primo luogo l’attivazione degli asili nido aziendali con convenzioni a favore del personale per prestazioni specialistiche presso il servizio sanitario pubblico e con l’abbattimento percentuale del costo attuale. È necessario inoltre individuare soluzioni di indennità che vadano a compensare, in parte, i danni che nel lungo o breve periodo, gli operatori hanno subito​ durante la pandemia”.

Va considerato certo che la trattativa in corso non riesce a tener conto dei cambiamenti in seno alla nostra economia, dall’aumento dell’inflazione, al caro carburante, con ricadute anche su tutti i prodotti di prima necessità.

“Ma – conclude Carbone – questa è la legge, la stessa legge di bilancio che ha previsto, da parte del Comitato di Settore Regioni-Sanità l’emanazione di un aggiuntivo Atto di Indirizzo all’ARAN su ulteriori incrementi economici riferiti al monte salari 2018, dello 0,55% per la nuova classificazione e 0,22% sui fondi contrattuali. La FIALS è disponibile a chiudere il nuovo contratto nei termini e proposizioni definite”.

La trattativa proseguirà dopo le elezioni per il rinnovo della rappresentanza sindacale.

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