Il lavoro nelle RSA italiane e toscane in particolare è sempre più difficile. Turni massacranti e stipendi troppo bassi per Infermieri, OSS e Professioni Sanitarie.
Lavoro duro, stipendi bassi e carenza di personale: sono queste le condizioni che caratterizzano il lavoro nelle Rsa della Toscana, denuncia la Uil Fpl Toscana e area vasta centro.
Secondo il sindacato, gli operatori socio sanitari (OSS), gli infermieri, gli educatori, gli animatori e i fisioterapisti che lavorano nelle strutture per anziani della regione sono spesso costretti a turni massacranti, che superano le 16 ore al giorno, e a stipendi troppo bassi, che per gli Oss vanno dai 7,78 ai 9 euro l’ora.
Questa situazione sta portando a una carenza di professionisti sanitari nelle Rsa, che si traduce in un peggioramento della qualità dell’assistenza agli anziani.
“Non può meravigliare se nessuno vuole più lavorare nelle Rsa”, spiega Beatrice Stanzani, segretaria regionale Uil Fpl Toscana e area vasta centro. “Per invertire la tendenza e garantire agli anziani un servizio adeguato occorre ripartire da stipendi adeguati, con una valorizzazione delle professionalità e una riorganizzazione del lavoro”.
A confermare la denuncia del sindacato, la testimonianza di Giovanna, infermiera in una Rsa da 6 anni e mezzo. “Sono entrata appena laureata e come trampolino di lancio è stato positivo”, racconta. “Il problema resta quando ogni mese arriva lo stipendio: circa 1400 euro, dopo 158-162 ore lavorate, doppi turni nello stesso giorno e a volte rientri nel libero per sopperire alle mancanze di personale”.
“I turni sono composti così: la mattina due infermieri per 62 pazienti, di cui uno con orario ridotto e l’altro che entra alle 7 e termina alle 13.30”, prosegue Giovanna. “Il pomeriggio l’infermiere è uno solo. Ciò porta a domandarsi se realmente dobbiamo continuare così, rischiando di sbagliare e di essere sfiniti a ogni inizio e fine turno”.
Il sindacato chiede al governo e alle Regioni di intervenire per migliorare le condizioni di lavoro del personale delle Rsa, garantendo stipendi adeguati, un numero di personale sufficiente e una maggiore valorizzazione delle professionalità.
L’articolo vuole denunciare una situazione molto grave che sta mettendo a rischio la qualità dell’assistenza agli anziani. I lavoratori delle Rsa sono costretti a turni massacranti e a stipendi bassi, che non consentono loro di vivere dignitosamente. Questa situazione sta portando a un aumento della carenza di personale, che rende ancora più difficile l’assistenza agli anziani.
È necessario che il governo e le Regioni intervengano per migliorare le condizioni di lavoro del personale delle Rsa, garantendo stipendi adeguati, un numero di personale sufficiente e una maggiore valorizzazione delle professionalità.
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