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venerdì, Aprile 26, 2024
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L’attore Francesco Foti contro le aggressioni agli Infermieri e Professionisti Sanitari.

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Sanità, Nursing Up: L’attore Francesco Foti contro le aggressioni agli operatori sanitari, diventa virale la campagna social #NoViolenzasuglinfermieri.

Un altro attore mette la faccia nella lotta contro le aggressioni al personale sanitario: si tratta di Francesco Foti, volto noto di televisione e cinema, dove sarà in sala il 24, 25 e 26 febbraio nel film evento Permette? Alberto Sordi, a cento anni dalla nascita. Dopo Simona Ventura, Giorgio Colangeli, Michela Giraud, Massimiliano Vado, Eva Grimaldi e Maria Vittoria Cusumano diventa sempre più virale la campagna di sensibilizzazione del sindacato Nursing Up per dire no alla violenza sugli infermieri.

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Con all’attivo molto teatro, Foti ha lavorato anche con registi come Tornatore, Faenza e Piccioni, oltre che nelle popolari fiction televisive Una grande famiglia 3, Raccontami, Il capo dei capi, Squadra Antimafia 3, Un medico in famiglia 8. E lo rivedremo vestire i panni del magistrato Carlo Mazza nella popolare serie di Rai2 Il cacciatore, in onda dal 19 febbraio.

“Nel nostro Paese – spiega nella clip l’attore catanese – un infermiere su dieci ha subito violenze sul lavoro e il 4% è stato minacciato con una pistola. Non si tratta solo di aggressioni fisiche, ma anche verbali, subendo comportamenti umilianti e mortificanti. A lanciare l’allarme è stato il sindacato degli infermieri Nursing Up, diffondendo i dati dell’indagine condotta con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per misurare a che livello di violenza siamo arrivati. Sono tremila – conclude – i casi di aggressione, di cui solo milleduecento quelli denunciati”.

L’emergenza delle aggressioni riguarda ormai tutto il territorio nazionale. Attraverso questo appello, gli infermieri chiedono alle istituzioni una risposta immediata e decisa al fenomeno. Non c’è più tempo da perdere, soprattutto in questo momento di sovraffollamento dei reparti di emergenza/urgenza dovuto al picco influenzale e all’allerta da Coronavirus, che, uniti alle criticità organizzative del sistema, contribuiscono a deteriorare il clima di sicurezza.

Sul fenomeno delle aggressioni ai sanitari è in questi giorni in discussione alla Camera il Ddl “Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell’esercizio delle loro funzioni”. Un provvedimento che prevede l’inasprimento delle pene per chi aggredisce i sanitari e l’istituzione di un Osservatorio permanente per la garanzia della sicurezza e per la prevenzione degli episodi di violenza. Ma per il Nursing Up, che garantisce agli iscritti vittime di violenza l’assistenza legale gratuita, queste misure non sono sufficienti e bisogna introdurre quanto prima la procedibilità d’ufficio, la costituzione degli enti sanitari come parte civile e tanto altro ancora.

Per sostenere gli infermieri in questa battaglia di civiltà e dire no alla violenza dilagante, basta andare sul sito www.nursingup.it e condividere il video della campagna con hashtag #noviolenzasuglinfermieri. Ideata e organizzata dal sindacato di categoria, la campagna è iniziata a ottobre 2019 con la diffusione in rete di video con il claim “Aiutaci a curarti”.

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