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Integrazione Scolastica ULSS 6 Euganea. Cisl FP: “firmato accordo a sostegno di lavoratrici e ragazzi disabili”.

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Cambio di appalto per il servizio integrazione scolastica dell’Ulss 6 Euganea. La CISL FP firma l’accordo per garantire alle 500 lavoratrici il posto di lavoro con il passaggio alla nuova cooperativa e ai ragazzi con disabilità un inizio sereno dell’anno scolastico.

Quando parliamo di Integrazione Scolastica ci riferiamo ad un servizio che garantisce a 1180 ragazzi minori che frequentano le scuole della provincia di Padova in condizione di disabilità e alle loro famiglie la piena partecipazione alla vita sociale e scolastica. Un esercito di circa 500 operatori sociosanitari e educatori professionali, per la maggior parte donne, prima dipendenti da 3 cooperative che quotidianamente assistono i ragazzi in condizioni di svantaggio in stretto contatto con insegnanti e operatori dell’ULSS che oggi si trovano a passare nella RTI ( Coop. Ancora e Promaozione lavoro) che si è aggiudicata l’appalto.

Il nuovo mega appalto prevede una durata di 36 mesi con un importo base d’asta di 32.903.439,69 euro eventualmente prorogabili di ulteriori 24 mesi con l’aggiunta di altri 21.935.363,46 euro naturalmente iva esclusa a cui se aggiungiamo un valore preventivato di 10.967.813,23 euro per possibili ulteriori proroghe e altri 6.580.678,97 euro per eventuali oscillazioni arriviamo alla cifra da capogiro di 72.387.567,32 euro sempre iva esclusa.

Per questo martedì 22 agosto si sono incontrati i Rappresentanti sindacali di CGIL CISL e UIL con la cooperativa Ancora Servizi, del Consorzio Blu che è anche capofila della RTI aggiudicataria della gara per definire le modalità di passaggio di appalto e nonostante un primo acceso confronto la Cooperativa ha accettato le richieste di parte sindacale, in particolare la Coop. ha rinunciato ad inquadrare le lavoratrici con la qualifica di socio-lavoratore che le avrebbe costrette a conferire uan quaota sociale pur se rateizzata di almeno 1800 euro.

“Trovata la mediazione come CISL abbiamo deciso di firmare – spiega Franco MAISTO dirigente della CISL per il terzo settore – La firma dell’accordo consente alle 500 lavoratrici di vedersi riconosciuta il posto di lavoro e tutta la professionalità maturata in tanti anni di lavoro e garantisce il primo settembre ai ragazzi con disabilità un sereno inizio di anno scolastico con il supporto prezioso dell’operatore”.

“Siamo arrivati alla firma in continuo collegamento con le lavoratrici. – Continua Fabio TURATO

responsabile della CISL per la Sanità Pubblica.- Ai primi di agosto, appreso della delibera di Aggiudicazione dell’ULSS EUGANEA, abbiamo organizzato 4 assemblee in presenza e coinvolto la stragrande maggioranza delle circa 500 lavoratrici che hanno condiviso passo passo con noi questo accordo”.

Ora, dopo che tutte le lavoratrici avranno firmato il contratto di lavoro, nonostante i tempi stretti, può cominciare la complicata attività di “assegnazione dei casi” che si concretizza con l’affidamento dei ragazzi al loro operatore socio sanitario che li accompagnerà per tutto l’anno scolastico supportandoli nelle attività, nelle necessità assistenziali e cercando di abbattere tutte gli ostacoli che pregiudicano ai ragazzi con disabilità opportunità, diritti e piena partecipazione.

“Da adesso in poi la discussione si sposterà sul tavolo di trattativa interna con le cooperative aggiudicatarie e con l’ULSS EUGANEA il committente. – Rassicura Franco Maisto – In particolare chiederemo l’ inquadramento giuridico e economico in C2 (oggi le lavoratrici sono inquadrate in C1) per riconoscere tutte le attività socio assistenziali, non direttamente riferite alle attività proprie “Integrazione scolastica”, che vengono richieste e garantite dalle Operatrici in particolare la gestione di interventi sanitari avanzati complessi quali la gestione di alunni disfagici, aiuto nell’assunzione di terapie ecc.. Chiederemo di prevedere un organizzazione del lavoro che dia continuità lavorativa e salariale alle lavoratrici e che non vengano imputate assenze non riconducibili a loro stesse. Oggi agli Operatori Socio Sanitari è richiesta una grande responsabilità e competenza, ma devono fare i conti con una discontinuità lavorativa legata alle condizioni di salute del ragazzo costretto spesso a frequenti assenze o abbandoni con ripercussioni dirette sulla busta paga. Buste paga che aggirano tra 800 e i 1000 euro da settembre a giugno.

“Siamo convinti – Continua Turato – che la stabilità e la continuità del lavoro vadano di pari passo con la qualità del servizio a cui hanno diritto i ragazzi in situazioni di svantaggio. Bassi stipendi e precarietà aumentano il turn-over, la disaffezione e in ultimo la difficoltà di trovare professionisti disponibili. Ci auguriamo che le nostre richieste siano oggetto di valutazione. Non intendiamo fare il processo alle intenzioni ma non potremo accettare “nel concreto” che, a fronte della grande disponibilità, professionalità e responsabilità richieste, il cambio di appalto possa comportare un arretramento delle condizioni di lavoro e dei livelli stipendiali delle lavoratrici e lavoratori cosi come che l’esternalizzazione si risolva in una maggiore precarietà e costi sociali ricadenti sulle spalle delle lavoratrici.”

Fabio Turato – responsabile Sanità Pubblica

Franco Maisto – responsabile Terzo settore

SEGRETERIA TERRITORIALE CISL FP Padova Rovigo

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