Non ci sta la UIL FPL ad accettare la nuova Legge di Bilancio senza protestare sonoramente. Si fanno proclami, ma in realtà per Infermieri, Ostetriche, OSS e Professioni Sanitari e per gli stessi pazienti poco si vede.
In una dura nota di protesta scende in campo la segreteria nazionale della UIL Fpl che boccia la Legge di Bilancio: “lo Stato si dimostra ancora una volta di essere uno dei peggiori datori di lavoro”. Nessun aiuto, in sostanza, ad Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche, Operatori Socio Sanitari e Professioni Sanitarie. Di conseguenza anche nei confronti degli Assistiti.
“Dopo il blocco contrattuale degli anni passati che ha eroso il potere di acquisto delle retribuzioni, dopo il blocco del turn over che ha falcidiato gli organici nei nostri Comuni, Provincie, ASP e Ospedali oggi occorrono investimenti e risorse certe per un riallineamento delle retribuzioni e per un piano straordinario di assunzioni al quale si deve aggiungere una proroga dei termini per la stabilizzazione del rapporto di lavoro. Ancora troppi sono infatti i dipendenti che alimentano il fenomeno del precariato” – aggiungono dalla UIL Fpl.
“Noi non siamo più disponibili a che i Governi ripropongano le situazioni che si sono vissute dal 2009 al 2018, non siamo più disponibili ad accettare una classificazione del personale che deve essere uno dei punti centrali di un nuovo Contratto Nazionale di Lavoro che riconosca le maggiori responsabilità di chi ogni giorno è impegnato a garantire servizi pubblici ai cittadini. Esistono le compatibilità economiche ma anche le compatibilità sociali e queste due istanze non possono essere considerate in modo disgiunto” – concludono dal sindacato.
