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FP CGIL: ecco perché è impossibile attuare la proposta del viceministro Sisto.

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Impraticabili le provocazioni del Viceministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, vanno trovate soluzioni per la Giustizia a Prato.

“Che il Ministero invii personale senza elemosinarlo agli Enti Locali già colpiti dai tagli governativi sulle politiche assunzionali.”

Il 28 aprile 2023 alle 15.00 la CGIL convoca una riunione aperta agli attori del sistema giustizia a Prato presso la Sala Consiliare della Provincia che si è resa disponibile ad ospitare il confronto al fine di trovare le soluzioni che occorrono.

L’altro ieri 18.04.2023 al Tribunale di Prato

si è svolto un incontro alla presenza del Viceministro alla Giustizia On. Sisto a cui hanno partecipato il Presidente del Tribunale di Prato, il Procuratore della Repubblica di Prato, Il Presidente della Provincia di Prato, il Sindaco di Prato, il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Prato ed altri rappresentanti degli organi ed istituzioni locali.

Tra i temi trattati

ovviamente il primo è più importante è stato la costante, cronica e gravissima carenza di personale amministrativo negli Uffici Giudiziari Pratesi. Ed in particolar modo ovviamente della situazione del Giudice di Pace di Prato dove a fronte di una pianta organica di 15 unità ne sono presenti soltanto quattro.

Da quello che abbiamo appreso

la soluzione proposta dal Viceministro è difficilmente attuabile. In estrema sintesi pare abbia chiesto alla Provincia di Prato ed ai Comuni che la compongono di farsi carico del problema, fornendo personale in modo da controbilanciare l’attuale scopertura di organico all’Ufficio del Giudice di Pace di Prato.

Il personale che però hanno a disposizione

gli Enti Locali del territorio pratese è comunque drammatica. Nel periodo 2018-2022 si è infatti ridotto il personale degli enti locali, comuni e provincia, di circa 30 unità passando dalle complessive 1304 alle attuali 1274 con un’incidenza non trascurabile proprio sul comune capoluogo dove, nel quadriennio, si è perso il 3,1% degli addetti nonostante le innumerevoli sfide che i progetti del PNRR consegnano agli enti locali.

A ciò si aggiunge

anche la riduzione del fondo di solidarietà che lo Stato mette a disposizione degli enti locali che per l’annualità corrente si riduce a seguito di un nuovo modello di calcolo che non premia il territorio pratese.

La rivalutazione dei fabbisogni

standard valutati dal Governo riduce il trasferimento a Prato di 4.245.175 euro che vengono in parte riequilibrati a con una maggiore quantità di risorse per lo sviluppo dei servizi sociali per un risultato complessivo che comunque segna un dato negativo per 196.000 euro.

Nel quadro generale

in considerazione dei blocchi assunzionali determinati dai patti di stabilità governativi, che impediscono un maggior impiego di risorse ai comuni così come alle Regioni per l’assunzione di medici, infermieri e personale tecnico sanitario, la proposta del Sottosegretario Francesco Paolo Sisto di destinare personale proveniente da ASL e Comuni appare francamente insostenibile.

Già adesso molto personale

degli enti locali viene applicato, formalmente comandato o distaccato, presso gli uffici del Ministero della Giustizia.

Per altro ciò genera l’anomalia

di avere nel medesimo posto di lavoro professionisti con funzioni e retribuzioni tra loro diverse e per tempi non indeterminati poiché comunque destinati al rientro negli enti di provenienza dopo un determinato periodo.

Purtroppo la soluzione

dell’invio di personale non ministeriale appare una via già praticata e difficilmente replicabile vista la scarsità di risorse umane e l’imminenza della realizzazione delle varie missioni del PNRR che gravano sugli Enti Locali.

Ciò che occorrerebbe

piuttosto, è un massiccio impegno da parte del Governo – con senso di responsabilità verso i cittadini e le imprese di questo territorio – al fine di inviare il personale ministeriale che manca al Palazzo di Giustizia: 26 operatori con varia qualifica per il Tribunale, 10 per la Procura, 10 per l’ufficio degli ufficiali giudiziari, 11 per il giudice di pace – è quanto si legge a termine della nota a firma del Segretario Generale FP CGIL Pistoia Prato, Sandro Malucchi.

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