Crob Rionero: la Fials incalza la Direzione. Subito il piano delle azioni positive per evitare il blocco delle assunzioni.
C’e’ voluto un intervento della Presidente Regionale di Parità Ivana Pipponzi per sanare un buco nero della sanita’ lucana, la totale assenza di operativita’ del CUG all’Irccs Crob di Rionero. Solo dopo le sollecitazioni della presidente della Commissione Pari opportunita’ della Regione Basilicata la direzione generale si e’ decisa a sanare il vulnus istituzionale.
Il segretario provinciale di Potenza della Fials, Giuseppe Costanzo, aveva più volte sollecitato il ripristino della legalita’. In una nota diffusa alla stampa il rappresentante dei lavoratori ha evidenziato come, nonostante la direttiva n. 2 /2019 avesse previsto “Misure per promuovere le pari opportunità e rafforzare il ruolo dei Comitati Unici di Garanzia nelle amministrazioni pubbliche” l’attuale Direzione Generale del CROB l’ha del tutto ignorata, manifestando così insensibilità nella promozione del benessere nell’ambiente di lavoro.
“I CUG – ricorda Costanzo – sono chiamati ad avanzare proposte e consigli ed esercitare compiti di verifica, per contribuire a ottimizzare la produttività della Pubblica Amministrazione”. Il Segretario Provinciale sostiene l’importanza di un ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di pari opportunità e di benessere organizzativo. “E’ fondamentale, continua Costanzo, contrastare qualsiasi forma di discriminazione e di violenza morale o psichica verso i lavoratori”.
Il sindacalista sottolinea un’altra inadempienza della Direzione Generale, il Piano di Azioni Positive per la realizzazione delle pari opportunità. Un obbligo che scade lunedi’ 31 gennaio. “Un’ omissione gravissima – spiega Costanzo perche’ si rischia di paralizzare di fatto il CROB. La sanzione prevista dall’art. 48 del Dlgs 198/2006 prevede infatti il blocco di assunzione di nuovo personale”.
In una struttura di eccellenza sanitaria come il CROB IRCCS di Rionero in Vulture, il dipendente va preservato da disagi, da malesseri, a garanzia di corrette prestazioni lavorative. I riflessi sulla stessa “mission aziendale” sono determinanti per un Istituto che eroga servizi alla persona, in un settore delicato come la salute dei cittadini, che dovrebbe essere più attento di altre istituzioni alle condizioni dei propri dipendenti.
“Alla luce di queste considerazioni – sottolinea il segretario provinciale della Fials – appare particolarmente grave la totale latitanza del CUG. Non risultano né attività di monitoraggio né segnalazioni di rischi critici o di situazioni particolarmente sensibili”.
La Fials ha denunciato a più riprese questa situazione e percio’ rivolge un plauso al lavoro della Consigliera Regionale di Parità, per l’attenzione nell’ascolto delle segnalazioni inoltrate dalla Fials, nella denuncia del grave vulnus creato dall’inattività del Comitato, ma anche dall’inerzia della direzione strategica. L’azienda ha precisi compiti, oneri e in alcuni casi obblighi ma non si è mai attivata. Da questo primo incontro ci aspettiamo che si avvii un concreto lavoro e che entro il 31 gennaio si predisponga il Piano di Azioni Positive altrimenti si rischia un grave danno per l’Ente”
Il segretario Provinciale della Fials Costanzo conclude con l’ impegno ad assicurare “una costante vigilanza affinche’ si attivino gli organi aziendali al fine di non vanificare quanto previsto dal legislatore”.
