I sindacati confederali CGIL, CISL e UIL stanno diffondendo ai propri rappresentanti un documento di osservazioni circa il CCNL proposto nella trattativa di rinnovo dall’Aran che va a rilanciare il CCNL e la sua negoziazione.
Queste osservazioni riguardano la non conformità tra l’ipotesi di contratto rinnovato firmato nella pre intesa ed il contratto invece presentato sui tavoli della trattativa.
Le sigle sindacali confederate al momento della trattativa hanno da subito notato queste differenze e questo, come si legge nel comunicato, li ha portati a richiedere per comunicazione scritta al Comitato di Settore e all’Aran stessa, le opportune correzioni.
Inutile dire che queste difformità rappresenterebbero effetti peggiorativi rispetto al contratto, come si evince dall’elenco stilato in allegato alla richiesta di correzione.
L’elenco di queste difformità non si limita ad una timido suggerimento quà e là ma si tratta di una vera e propria correzione con la “penna rossa”, infatti sono oltre 25 gli articoli del contratto contestati da CGIL, CISL e UIL.
Tra le correzioni richieste si trovano anche punti importanti e oggetto di contestazione da parte di altre sigle sindacali e dai Professioni Sanitari italiani e dei quali il documento, diffuso probabilmente già nei prossimi giorni attraverso le strutture sindacali locali, presenta richieste di modifica e disapplicazione di articoli e commi.
Cancellamento dell’obbligo di straordinario (definito “irricevibile“), raddoppio (dal 25% al 50%) della maggiorazione economica delle ore di lavoro supplementare, non possibilità di inserimento di clausole peggiorative durante le contrattazioni aziendali sono solo alcune delle correzioni rispetto a questa proposta di CCNL.
In aggiunta a queste troviamo richieste circa la tutela di diritti (lavoratori portatori di handicap, periodi di prova, periodo e revoca di incarichi), applicazione di indennità solo per personale direttamente addetto all’assistenza, tutela di retribuzione completa nei periodi di infortunio.
Richieste oggettivamente importanti a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori.