Le principali scale del dolore in ambito pediatrico sono quelle che consentono di valutare l’intensità del dolore in bambini e adolescenti.
Queste scale possono essere classificate in due categorie principali:
- Scale soggettive: il bambino indica l’intensità del dolore in modo autonomo, utilizzando un linguaggio verbale, non verbale o misto.
- Scale oggettive: l’intensità del dolore viene valutata dall’operatore sanitario, osservando il comportamento del bambino.
Scale soggettive
- Scala analogica visiva (VAS): il bambino indica l’intensità del dolore su una linea di 10 cm, con due estremi: uno corrispondente all'”assenza di dolore” e l’altro al “dolore massimo”.
- Scala numerica (NRS): il bambino indica l’intensità del dolore su una scala da 0 a 10, dove 0 corrisponde all'”assenza di dolore” e 10 al “dolore massimo”.
- Scala con le facce (Wong-Baker Faces Rating Scale): il bambino indica l’intensità del dolore scegliendo una faccia su una scala di 6 facce, da una faccia neutra ad una faccia molto corrucciata.
- Scala di Oucher: il bambino indica l’intensità del dolore scegliendo una fotografia su una scala di 6 fotografie, da una fotografia di un bambino che sorride ad una fotografia di un bambino che piange.
- Scala di Bieri: il bambino indica l’intensità del dolore scegliendo una figura su una scala di 7 figure, da una figura di un bambino che dorme ad una figura di un bambino che piange e si contorce.
Scale oggettive
- Scala FLACC: la scala FLACC (Face, Legs, Activity, Cry, Consolability) valuta il comportamento del bambino in base a 5 criteri: espressione facciale, posizione delle gambe, attività, pianto e consolabilità.
- Scala di Richmond Agitation-Sedation Scale (RASS): la scala RASS valuta il livello di agitazione e sedazione del bambino.
- Scala di Sedation-Agitation Scale for Non-Intensive Care Unit (SAS-NCSICU): la scala SAS-NCSICU è una variante della scala RASS specifica per i bambini ricoverati in terapia intensiva non-invasiva.
La scelta della scala del dolore più appropriata dipende da diversi fattori, tra cui l’età del bambino, il livello di sviluppo cognitivo e linguistico, il contesto in cui viene effettuata la valutazione e le preferenze del bambino.
È importante ricordare che la valutazione del dolore in ambito pediatrico è un processo complesso, che richiede l’utilizzo di più scale e metodi di valutazione.
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