Martina, Infermiera: “100 euro di multa ai no-vax sono un insulto alle vittime del Covid”.

Martina Benedetti, Infermiera: “la nostra salute vale appena 100 euro? “. Insulti ai suoi danni da parte dei no-vax. Solidarietà dell’OPI di Massa-Carrara.

“100 euro, il prezzo della nostra salute. Delle nostre vite”, comincia così lo sfogo su Facebook di Martina Benedetti, l’infermiera toscana dell’ospedale di Marina di Massa divenuta uno dei simboli della lotta al Covid per la sua foto con il volto segnato dalle tante ore con la mascherina.

“Dei sacrifici che facciamo da due anni – prosegue il post -, soprattutto noi operatori sanitari (unici, tra l’altro, per cui vige un vero obbligo vaccinale). Per l’ennesima volta saremo noi frontliners a pulire tutto il fango derivante dall’assenza di decisioni forti e coraggiose. Scelte assurde che ricadranno sulle nostre schiene già gravate da due anni di fatica”, aggiunge.

100 euro, il prezzo della nostra salute. Delle nostre vite. Dei sacrifici che facciamo da due anni, soprattutto noi operatori sanitari

“Tranquilli! Vi faremo tornare a ballare l’estate, a far ‘girare l’economia’, a bearvi di riconoscimenti per il lavoro da noi svolto. Definirlo ‘lavoro’ è ogni giorno sempre più difficile perché è una situazione che ingloba la vita. Mi auguro che i danni alla nostra serenità psicofisica perduta, un giorno, tornino indietro 100 volte tanto. Karma”, conclude lo sfogo.

L’Ordine dice NO alla violenza (anche mediatica)!

L’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Massa Carrara esprime solidarietà e vicinanza a Martina, infermiera, iscritta al nostro Ente, che nella giornata di ieri ha ricevuto numerosi messaggi pubblici colmi di odio e violenza. Siamo vicini a lei, ai colleghi e alla famiglia. Il nostro Ordine è a disposizione di tutti gli infermieri vittime di violenza, sia essa fisica, verbale o psicologica. Gli infermieri hanno dato prova, anche durante questa emergenza, di curare e di prendersi cura di tutti i cittadini, nel rispetto della dignità, della libertà, dell’eguaglianza, delle loro scelte di vita e concezione di salute e benessere, senza alcuna distinzione sociale, di genere, di orientamento sessuale, e di appartenenza etnica e religiosa. È in queste occasioni che preme sottolineare quanto gli infermieri credano in una scienza al servizio dell’uomo, capace di non tradire mai la vita umana.