Libera professione per le professioni sanitarie: un passo avanti, ma non ancora una soluzione concreta. L’attendono Infermieri, Ostetriche, Fisioterapisti e professioni cugine.
Il decreto-legge 76 del 30 marzo 2023 ha rappresentato un passo avanti significativo per la libera professione delle professioni sanitarie. La norma ha infatti modificato l’articolo 13 della legge 165/2021, che aveva introdotto la possibilità per le professioni sanitarie di svolgere attività libero professionale extramoenia, ma solo in emergenza sanitaria.
La nuova norma estende la possibilità di svolgere attività libero professionale extramoenia a tutte le professioni sanitarie (Infermieri, Infermieri Pediatrici, Ostetriche/i, Fisioterapisti e professioni cugine), anche in assenza di emergenza sanitaria, ma solo fino al 31 dicembre 2025. Inoltre, la norma prevede che l’attività libero professionale extramoenia possa essere svolta solo previa autorizzazione da parte dell’azienda sanitaria di appartenenza.
La nuova norma è stata salutata con favore dalle professioni sanitarie, che da anni rivendicano il diritto alla libera professione. Tuttavia, la norma è stata anche criticata per alcuni aspetti. In particolare, è stato criticato il fatto che la norma sia limitata a un periodo di tempo relativamente breve e che preveda l’obbligo di richiedere l’autorizzazione all’azienda sanitaria di appartenenza.
Nonostante le criticità, la nuova norma rappresenta comunque un passo avanti importante per la libera professione delle professioni sanitarie. La norma infatti riconosce il diritto delle professioni sanitarie di svolgere attività libero professionale extramoenia, anche in assenza di emergenza sanitaria. Questo diritto è fondamentale per le professioni sanitarie, in quanto consente loro di migliorare la propria posizione contrattuale e di aumentare i propri guadagni.
La nuova norma è inoltre un passo importante per la tutela dei pazienti. La possibilità per le professioni sanitarie di svolgere attività libero professionale extramoenia aumenta l’offerta di servizi sanitari e consente ai pazienti di scegliere il professionista sanitario che preferiscono.
La nuova norma è un passo avanti importante per le professioni sanitarie e per i pazienti. La norma deve essere però implementata in modo corretto e deve essere accompagnato da misure che tutelino la qualità dei servizi sanitari.
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