Ad emanarla il tribunale del lavoro di Roma. Condannata la clinica “Gemelli”. Cambia la storia della professione.
Il giudice Antonio Maria Luna della prima sessione lavoro del Tribunale di Roma ha condannato il Policlinico “Gemelli” di Roma per Demansionamento nei confronti di un Infermiere. Si tratta di Daniele Mori, iscritto all’OPI del capoluogo laziale.
La sentenza sul Demansionamento di Daniele Mori: link
Nessun commento in merito è giunto dal Gemelli e dall’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Roma.
Esulta al contrario l’Associazione AADI che avoca a se la vittoria che, ripetiamola, riguarda solo la decisione di un Giudice del lavoro e in prima istanza. Seguiranno probabilmente altri gradi di giudizio e solo la Cassazione metterà fine alla questione.
L’Infermiere era stato costretto ad eseguire mansioni proprie dell’Operatore Socio Sanitario. Di qui la causa e la condanna del Gemelli in prima battuta.
L’AADI, associazione infermieristica diretta da Mauro Di Fresco (che non è un Infermiere abilitato, non essendo iscritto a nessun Ordine infermieristico), ne approfitta per prendersela con la presidente Barbara Mangiacavalli e con la FNOPI, accusati di tutti i mali della professione.
Ad oggi da parte della Federazione nazionale degli infermieri non è giunta alcuna replica, ma probabilmente sono in essere azioni volte a difendere l’immagine dell’Ente e di tutti i professionisti Infermieri ad esso iscritti.
Ecco qui di seguito la sentenza, inviataci dalla stesso Di Fresco. Da notare che l’AADI non è mai citata dal giudice: “Certo perché la sentenza fa riferimento all infermiere che fa la causa mica all organizzazione che l’ha difeso; allora se io vado al Caf a chiedere la pensione mica la sentenza da la pensione al Caf”.
A difendere Daniele Mori il legale Italo Crispino di Battipaglia.
Inutile dire che la sentenza è storica e che se riconfermata in Cassazione potrebbe cambiare la storia della professione infermieristica moderna. Finalmente stop ai soprusi e alle attribuzioni impropria di incarichi e ordini.